REGGIO EMILIA – Fabio Storchi, imprenditore, fondatore della Comer, già presidente di Unindustria Reggio e presidente nazionale di Federmeccanica dal 2013 al 2017, ha presentato a Campagnola, il paese in cui è nato, il suo libro: “La passione per il rinnovamento, i miei anni in Federmeccanica”, edito da Marsilio, in cui racconta la sua storia e in particolare il lavoro per arrivare al rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici nel 2016.
“Ha rappresentato una svolta nelle relazioni industriali – spiega -, abbiamo di fatto sostituito col modello rappresentativo e partecipativo quello che era un modello conflittuale, abbiamo creato le condizioni per un vero contributo del lavoro ai processi di innovazione e riorganizzazione delle imprese”.
Nel libro Storchi parla anche del progetto Silk Faw. “Credo che alcuni passaggi – spiega – siano stati determinanti per l’insuccesso di questa iniziativa, in primis il conflitto ucraino e quindi i nuovi equilibri geopolitici che caratterizzano il mondo, e il secondo sicuramente una incapacità dell’attore americano di raccogliere i fondi finanziari necessari per portare avanti le prime fasi del progetto”.
Si è arenato ma si farà? “Temo che non si farà più questo progetto e che dobbiamo issare la bandiera bianca. Credo che i tempi siano passati. Speriamo che sulla falsa riga di questo progetto possa arrivare qualche altra iniziativa imprenditoriale, legata sempre alla produzione di auto di lusso sportive, da parte di qualche attore europeo di dimensione inferiore. Vediamo”.
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