REGGIO EMILIA – “E’ stata una delle tappe più belle, perché è stata piena d’amore. Gli organizzatori, le persone, erano tutti felicissimi di avere la tappa. Hanno avuto la tappa e hanno cominciato a organizzare eventi, iniziative, a raccontare il territorio”.
Da sei anni lo scrittore Fabio Genovesi è la voce culturale delle telecronache Rai del Giro d’Italia. Con il suo stile inconfondibile, Genovesi racconta con brevi bozzetti su fatti e persone i territori attraversati dalla corsa rosa. L’11ª tappa, da Viareggio a Castelnovo Monti, gli è rimasta nel cuore: “Per noi è stata una gioia raccontarla, perché vedevi l’entusiasmo a bordo strada”.
Originario di Forte dei Marmi, Genovesi è molto legato a Reggio e all’Emilia. Da ragazzo ha fatto il cameriere e il giardiniere. Ha debuttato in libreria nel 2008 con Versilia Rock City. ‘Cadrò, sognando di volare’, ‘Il calamaro gigante’, ‘Oro Puro’ sono alcuni dei suoi titoli più noti. Il suo ultimo libro, pubblicato da Mondadori, si intitola ‘Mie magnifiche maestre’. Chi sono? “Sono le donne di casa mia. La mia mamma, le nonne, le zie e altre donne non meno importanti che io chiamavo zie ma erano amiche. Queste donne mi sono state sempre vicine quando avevo bisogno e adesso che per motivi anagrafici non ci sono più, ho avuto bisogno e sono venute da me in sogno”.
Gli odi, i risentimenti, la guerra che è tornata ad essere una presenza quotidiana, interrogano gli animi. La risposta di Fabio Genovesi non è negli appelli e nei flash mob. Ma lo scrittore è tutt’altro che indifferente. “Il compito secondo me è mostrare la bellezza. Ricordare cosa succede, ma anche mostrare un futuro possibile, ricordare che al mondo la bellezza è possibile”.
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