FABBRICO (Reggio Emilia) – All’apice dell’ennesimo episodio di maltrattamenti subiti dalla madre per mano del padre, ha preso coraggio e di nascosto ha telefonato al 112. E’ stata la chiamata di un minorenne a porre fine a violenze avvenute all’interno delle mura domestiche. Episodi di minacce, anche di morte, e di pesanti percosse. Fatti che sono avvenuti in una famiglia residente nella Bassa reggiana. In seguito all’arrivo dei carabinieri di Fabbrico, è stato denunciato per maltrattamenti e lesioni personali un 47enne di professione operaio.
Nei suoi confronti la procura ha chiesto e ottenuto dal tribunale il provvedimento di allontanamento dal domicilio familiare, vietandogli di non accedervi senza autorizzazione del giudice. Le indagini hanno rivelato che l’uomo dal 2017 sottoponeva a costanti vessazioni fisiche e morali la moglie sistematicamente insultata, minacciata anche con un martello e picchiata con pugni, schiaffi e calci. Violenze che non hanno risparmiato anche uno dei due figli, il primogenito, che in più casi, per punizione, è stato denudato e bagnato con acqua fredda.
L’ultimo episodio di violenze verso la moglie è avvenuto all’inizio di giugno e ha visto l’uomo prendere a pugni la moglie afferrata per il collo cagionandole lesioni. Violenze che hanno coinvolto il secondogenito, intervenuto in difesa della mamma. E’ stato il bambino ad avvertire il fratello raccontandogli quanto accadeva. L’arrivo dei carabinieri ha riportare la calma. L’uomo ha cercato di minimizzare l’accaduto raccontando di una semplice lite.












