SHAKIR – Pronti, via. E la Ferrari di Leclerc perde alcuni pezzi dell’ala anteriore sul rettilineo dei box. Componenti funzionali ad aumentare il carico aerodinamico, ma di sicuro, peggior inizio non poteva esserci. I più scaramantici tifosi della Rossa, dopo 15 anni senza titoli, avranno avuto la tentazione di smettere di guardare. E avrebbero avuto torto. La pole, giusto dirlo subito, la firma il giovane re. Il bicampione del mondo Max Verstappen con 1’29”708 spinge la sua Red Bull dove nessuno lo può impensierire, nemmeno il compagno di squadra Perez, secondo. La Ferrari, però, c’è e il bicchiere del sabato è decisamente mezzo pieno.
Le Rosse domani alle 16 partiranno in seconda fila con Leclerc davanti a Sainz, ma a confortare è come è maturato il risultato. I distacchi dalla Red Bull non sono pesantissimi, 292 millesimi per il monegasco e 446 per lo spagnolo; soprattutto, Leclerc è riuscito a salvare un treno di gomme soft nuovo in vista della gara. Per farlo, visti i pezzi persi all’inizio che gli hanno impedito di passare il taglio con le gomme bianche, ha dovuto sacrificare il secondo tentativo in Q3, quando però la sfida con Verstappen sembrava già impossibile da vincere.
L’anno scorso la Ferrari ha ottenuto 12 pole, ma ha vinto solo 4 gare. L’obiettivo stavolta è quello di andare a segno la domenica, quando conta davvero. Aver salvato un treno di gomme nuove per Leclerc è come avere un asso nella manica, sperando di far saltare il banco e ripetere il successo in Bahrain di un anno fa. Più difficile per Sainz che se la dovrà vedere anche con il connazionale Fernando Alonso, rinato, al via del suo personale 22esimo mondiale, con la sorprendente Aston Martin. Male, invece, Hamilton e le Mercedes. Insomma, il favorito resta uno ed è olandese, ma le premesse per divertirsi ci sono tutte.