REGGIO EMILIA – Sono numerose le aziende del nostro territorio che, a causa della drammatica situazione internazionale, stanno facendo i conti con lo stop agli scambi commerciali con Ucraina e Russia. Un settore fortemente penalizzato è quello dell’agroalimentare. La Regione Emilia Romagna è al lavoro per aprire nuovi mercati.
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Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato il caso di un produttore di vino reggiano, la cantina sociale di Puianello, che rischia di vedere evaporare l’export di oltre 200mila bottiglie verso un cliente russo a causa della guerra. E’ solo un esempio tra i tanti di aziende del nostro territorio alle prese con le conseguenze della drammatica situazione internazionale.
La Regione Emilia Romagna ha già iniziato a lavorare per aprire nuovi mercati alla nostra economia e ai nostri prodotti agroalimentari: “A giugno – fa sapere l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi – è già in programma una missione negli Stati Uniti per la promozione del nostro agroalimentare, abbiamo bisogno di collocare altrove i prodotti che venivano esportati sul mercato russo e di migliorare dunque l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.
C’è poi il tema del grano, di cui l’Ucraina è il regno. “La produzione mondiale di grano è a rischio” ha ammonito la Commissione Europea, sollecitando i singoli Paesi dell’Unione a incrementare le produzioni nazionali. “Sarà necessario mettere a disposizione nuove aree agricole, quelle che tenevamo a riposo”, spiega Mammi.
Intanto a proposito di agroalimentare spaventano i rincari dei prodotti: ‘Occorre ridurre l’Iva o sempre più persone non riusciranno a fare la spesa’ il suggerimento ai Governi della Commissione Europea.
Crisi Russia mercato Stati Uniti export agroalimentare Ucraina foodGli effetti della guerra: stop dalla Russia al vino reggiano. VIDEO












