REGGIO EMILIA – Con l’arresto di un cittadino gambiano nell’area delle ex Reggiane si conclude un’importante operazione effettuata dagli uomini della Squadra Volante della Questura di Reggio.
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Le auto della questura sono andate a prenderlo questa mattina all’alba alle ex Reggiane, su delega della Procura. Njie Essa, cittadino gambiano con precedenti specifici, era ricercato perché ritenuto responsabile di una rapina avvenuta il 20 aprile scorso: un uomo in bicicletta, in via Agosti, era stato inseguito da quattro persone e fermato, uno dei rapinatori gli aveva puntato un coltello al collo facendosi consegnare smartphone, 60 euro, carta postepay e documenti. Uno dei complici (Momodou Dodou Taal) era già stato arrestato il 24 aprile scorso, ritenuto responsabile anche di altre rapine.
Il costante monitoraggio da parte polizia dell’area delle ex Reggiane, infatti, aveva consentito di scoprire che, da alcune settimane, si erano verificate in zona diverse rapine: vittime per lo più persone che andavano lì, verosimilmente, per acquistare della droga. In particolare il 17 aprile una donna era stata picchiata e rapinata del telefono cellulare nel sottopasso della stazione. Poi la rapina del 20 aprile, il 22 aprile vittima un’altra donna, percossa e rapinata della borsetta in piazzale Europa. Infine il 23 aprile ancora una donna era stata spintonata a terra e derubata della borsetta mentre si trovava proprio all’intero delle ex-Reggiane. Il 3 marzo era stato arrestato Yerro Saidy Bah di 24 anni, nato in Gambia. Il 4 novembre 2019 erano finiti in manette, in flagranza di rapina aggravata, i cittadini gambiani Gambo Kante e Mbake Manjang, anche loro avevano trovato rifugio nell’area delle ex Reggiane.
“Le nostre attività non si sono mai fermate nonostante il periodo emergenziale, anzi sono state rafforzate – afferma il questore Giuseppe Ferrari – questo ha permesso di stroncare sul nascere quella che stava per diventare una pericolosa serialità dovuta probabilmente a una diminuzione degli introiti delle attività di spaccio per le restrizioni anticoronavirus”.















