REGGIO EMILIA – E’ ufficiale: anche l’area a oggi dismessa della zona delle ex Reggiane diventerà parte del Parco Innovazione, che già comprende il Tecnopolo e i recuperati capannoni 15 e 17.
Con la stesura di un documento di indirizzo strategico urbanistico – il nome tecnico è Masterplan – il Comune ha indicato nero su bianco la via da seguire per disegnare il resto della zona. Parliamo dei restanti 150mila metri quadrati a oggi, appunto, occupati prevalentemente dai capannoni dismessi, fino a due mesi fa “casa” di decine di persone senza fissa dimora. Quei 150mila metri quadrati costituiscono più della metà dell’intera area.
Non è detto che i capannoni verranno abbattuti: dipenderà dalle esigenze dei privati che si faranno avanti per insediarsi nella zona. Privati che però sono vincolati, con questo documento, a inserirsi con progetti di meccatronica, automotive, agroalimentare, digitale. Un’unica carta d’identità per l’intera area, quindi, che vedrà il passaggio della nuova Tranvia di superficie e del collegamento ciclabile col Campus San Lazzaro, il parco del Campovolo e il centro storico.
Questo vincolo imposto dal Comune è un passaggio formale ma importante, anche perché non necessario. L’amministrazione non vuole rischiare in alcun modo che anche solo una piccola parte dell’area sia estranea alle caratteristiche del Parco Innovazione. Ragione per cui ha anche stabilito che, nel caso in cui non si facciano avanti privati interessati, eserciterà il proprio diritto di esproprio.
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