REGGIO EMILIA – La denuncia è stata presentata ai carabinieri nello stesso giorno in cui ha preso il via l’occupazione. Per chiunque invada arbitrariamente un edificio altrui, il codice penale prevede una pena da uno a tre anni. Perseguibili per occupazione abusiva sono gli attivisti del Laboratorio Aq16. Attraverso una nota l’Ausl fa sapere che i locali devono essere “immediatamente rilasciati”, sottolineandone l’inagibilità e l’assenza sia di condizioni di sicurezza che di utenze quali acqua e luce.
Evitare che l’edificio finisca oggetto di speculazioni immobiliari. Chiedono questo gli occupanti, suggerendo un intervento in grado di arginare l’emergenza abitativa.
Hanno da sempre avuto una funzione pubblica gli ex poliambulatori di viale Monte San Michele, costruiti nel 1952, più di settant’anni fa. L’attuale bando di vendita pubblicato dall’Ausl, in scadenza martedì prossimo, è il secondo e prevede una base d’asta di un milione e 482mila euro. L’importo è scontato del 10% rispetto a quello del primo tentativo di alienazione, andato deserto. Il ricavato verrà destinato alla realizzazione del Mire, l’ospedale Materno Infantile di Reggio, come previsto dal piano investimenti dell’azienda sanitaria. Secondo il piano urbanistico generale l’immobile, alto tre piani, verrà demolito e ricostruito. Ciò che sorgerà sarà destinato a funzioni sia residenziali che commerciali, con servizi di interesse per la collettività. Per quanto riguarda le abitazioni, una parte sarà di edilizia convenzionata, ovvero indirizzata a famiglie a basso reddito.
Nel luglio del 2021 fa i poliambulatori hanno chiuso del tutto i battenti, dopo un percorso graduale di svuotamento durato quattro anni. Le prestazioni odontoiatriche erano state le prime a traslocare, in via delle Ortolane, in spazi riqualificati dall’Ausl. Nella casa della salute Nord, in via Gramsci, era avvenuto invece lo spostamento delle specialità legate all’oculistica, mentre l’assistenza protesica, per fare un altro esempio, si è spostata al Santa Maria, nella palazzina H. Variano poi dall’allergologia alla reumatologia, passando dalla neurologia e la pneumologia, le specialità finite ad Albinea, dunque fuori comune. Attività che in estate torneranno finalmente, come era stato promesso, in città, presso la Casa della Salute Ovest di via Brigata Reggio, dove da subito hanno trovato spazio prestazioni svolte un tempo in viale Monte San Michele e dove sta per essere raddoppiata la superficie sfruttabile, grazie agli ambienti ricavati al piano superiore, che saranno ultimati nelle prossime settimane.
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