CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Da tempo, ormai, la ex ceramica Kis a Zurco si trova al centro di un progetto che vedrà l’insediamento di una nuova azienda. Si tratta di un investimento fino a 30 milioni di euro su una superficie di 70mila metri quadri complessivi, di cui 35mila di area industriale, in via Colombo a Zurco.
L’imprenditore che ha acquistato l’area dal tribunale, Massimo Nalio, ha già bonificato il suolo e sta facendo altrettanto con le acque. La ceramica darà da lavorare a 40 dipendenti, mentre Nalio ha già fatto sapere che verranno mantenuti orti e vigneti e saranno a suo carico gli interventi sulla viabilità. Entro il prossimo 13 febbraio dovrà arrivare il via libera da Arpae e da questo dipende il futuro del progetto, che coinvolge un gruppo spagnolo.
“Li ho contattati io personalmente – ha detto a Tg Reggio Nalio, presidente della San Valentino Manifatture Ceramiche – che costituirà un’azienda di diritto italiana che si chiamerà Argilla Bianca – Il mio progetto verrà quindi ceduto interamente a loro”. Il 31 dicembre si sarebbe dovuto arrivare a un rogito che, tuttavia, non ha avuto la fumata bianca. “Non sono arrivate le autorizzazioni – ha spiegato Nalio – Non vedo, comunque, il motivo per cui Arpae non debba autorizzare un nuovo impianto in un sito che ha visto per 30 anni una ceramica operativa”.
Una delle critiche mosse dagli ambientalisti e dal comitato Aria Pulita riguarda gli atomozzatori, struttura di 30 metri di altezza che spiccheranno sull’intera area. “A 15 km da qui, a San Martino in Rio, esiste da oltre 20 anni la Italgraniti – la risposta di Nalio – Quanto alle polveri, saranno regolamentate dalla regione e verranno installati filtri con monitoraggio quotidiano”.
Leggi e guarda anche
Cadelbosco Sopra polemiche comitato Aria pulita per Cadelbosco nuova ceramica zurco ex Kis Zurco Massimo NalioNuova ceramica a Zurco: si intensifica la protesta del comitato. VIDEO














