REGGIO EMILIA – Prosegue il programma a tema “Collettivo” sul portale Eventi a casa tua, creato dal Comune di Reggio e dedicato ai diversi linguaggi della cultura per offrire anche un servizio a chi è costretto in casa a causa della pandemia da coronavirus. In questa settimana saranno approfondite le diverse identità del termine Collettivo, con un ampio speciale dedicato al 17 maggio, la Giornata mondiale contro l’omotransfobia.
Questa settimana prende parte all’esperienza il compositore, autore, produttore ed editore reggiano Daniele Bengi Benati con il contributo Solo per noi, brano della storica band Ridillo, riproposto con un’eccezionale esecuzione in solitaria.
La sezione arte si arricchisce del consueto appuntamento con la Collezione Maramotti che partecipa con l’approfondimento Un filo sottile, curato dalla ritrattista Alessandra Ariatti, che racconta il suo approccio ai ritratti, alla pittura e ai legami tra le persone. Arriva inoltre il contributo di un giovane gruppo di scrittori originari della bassa reggiana, con la narrazione dell’esperienza collettiva Radici posterzine, redazione aperta e collettività.
Approda nella sezione Letteratura di Eventi a casa tua il racconto Reggio United di Cosimo Bizzarri, liberamente ispirato alla storia della società sportiva reggiana di via Primo Maggio.

La danza, che si conferma apprezzatissima protagonista di Eventi a casa tua, torna per il secondo appuntamento con le performance site specific realizzate negli spazi della Collezione Maramotti in collaborazione con la Fondazione I Teatri. Stavolta è il turno della coreografia Pointed Peak di Saburo Teshigawara, che ha partecipato alla rassegna nell’autunno 2017 insieme ai danzatori Rihoko Sato ed Eri Wanikawa.
L’Ufficio Cinema del Comune risponde ancora una volta alla chiamata del portale con un’attenta recensione di Angela Cervi del film Call Me By Your Name di Luca Guadagnino, un inno ai sentimenti, alla giovinezza e alle vibrazioni di un’estate italiana di inizio anni Ottanta.
Il portale continua inoltre a seguire le iniziative dei Musei Civici di Reggio per la Museum Week 2020, il principale evento online del mondo dedicato alle istituzioni museali: sette giorni di contenuti dedicati al tema Togetherness – Solidarietà.
L’attenzione di Eventi a casa tua resta accesa sulle proposte di Reggionarra, l’amatissima rassegna che non vedrà quest’edizione riempire piazze e cortili, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma non mancherà di portare tanti contenuti online direttamente a casa delle famiglie reggiane. I bambini e le bambine hanno inoltre la possibilità di scoprire Terrorino, la storia in stop motion creata da Giuseppe Vitale e di prendere parte a un piccolo laboratorio, curato dall’autore in cui mostra una tecnica di animazione facile da riprodurre in casa con semplici mezzi.

Tutte, Tutti, Tutt*, l’ampio approfondimento dedicato alla Giornata mondiale contro l’omotransfobia si colloca perfettamente in questo contesto con un ricco programma di appuntamenti online: tanti contributi culturali sul tema delle diverse identità e della molteplicità degli sguardi.
Attraverso diversi linguaggi espressivi, dal teatro alla musica, dalla fotografia alla poesia, dalla letteratura all’architettura, si esplorano i temi legati all’identità di genere e degli orientamenti sessuali. I contributi sono generosamente messi a disposizione da artisti, artiste e professionisti e professioniste coinvolti/e grazie alla collaborazione con l’Associazione ArciGay Gioconda Reggio Emilia e il coinvolgimento di Margherita Graglia, coordinatrice del Tavolo interistituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBT.
Tra gli appuntamenti da non perdere il contributo cinematografico realizzato da Alberto Nicolini, presidente di Arcigay Reggio Emilia dal 2016, sul film Che mi dici di Willy? (diretto da Norman René nel 1990), prima pellicola statunitense distribuita nei cinema su scala nazionale ad affrontare il tema dell’AIDS descrivendo le vite di un gruppo di amici gay di New York dal 1981 al 1989.
Lucky Dance, il contributo video realizzato dal Gruppo Migranti Arcigay Reggio Emilia racconta, attraverso il potente linguaggio della danza, cosa significa essere omosessuale in Nigeria e il grande valore della libertà conquistata in Italia, dopo un percorso come rifugiato. Il cortometraggio L’amore rivelato ideato e realizzato da Maria Rosaria Malapena con la regia di William Mussini, è un invito ad accogliere la sessualità delle persone con disabilità, per rompere i tabù.
L’artista visiva Alessandra Calò prende parte all’iniziativa con la narrazione del suo progetto Secret Garden, installazione itinerante che unisce il linguaggio della fotografia e della letteratura con la botanica, per parlare di identità e paesaggi interiori. Una delle prime autrici coinvolte dal progetto è stata Rossella Bianchi, scrittrice transessuale che ancora oggi lavora nel ghetto dei vicoli genovesi del quartiere di Pre’, intorno a piazza Don Gallo.
Per dare forza e senso alla giornata del 17 maggio, un gruppo di giovani volontari e volontarie dell’Associazione Arcigay ha inoltre realizzato un video di sensibilizzazione che raccoglie tutti gli stereotipi con cui si trovano a dover scontrarsi tutti giorni, con la speranza di riuscire a promuovere una maggiore consapevolezza.
Diversi i contributi sul tema della famiglie arcobaleno, raccontati da Giuseppina La Delfa – insegnante di lingua francese all’Università di Salerno, una delle fondatrici dell’Associazione Famiglie Arcobaleno di cui è stata presidente fino al 2015; Christian De Florio e Carlo Tumino autori di Papà per scelta e Francesca Vecchioni, figlia del cantante Roberto Vecchioni, esperta di comunicazione, hate speech e diritti umani, formatrice sui temi dell’inclusione e discriminazione, e presidente di Diversity, organizzazione no-profit impegnata a promuovere l’inclusione sociale e il benessere organizzativo attraverso attività di ricerca, formazione, monitoraggio e consulenza.
Non mancano performance musicali e narrazioni di storie per conoscere da vicino mondo delle drag queen e delle diverse identità di genere, oltre a cortometraggi selezionati dalle precedenti edizioni del Reggio Film Festival che offrono un ulteriore spunto di intrattenimento culturale di alto profilo.
Numerosi i contributi di professionisti e professioniste del mondo accademico che offrono informazioni, conoscenze e approfondimenti su un tema complesso, come quello dell’identità di genere: a partire dai video curati dalla dott.ssa Margherita Graglia Pillole di conoscenza LGBT che hanno l’obiettivo di fornire alcune coordinate per orientarsi nel panorama contemporaneo delle identità LGBT (che cos’è l’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’omotransnegatività?).
Tra gli altri protagonisti di Tutte, Tutti, Tutt* provenienti dal mondo accademico Raffaella Ferrero Camoletto e Valeria Quaglia dell’Università di Torino e Milano, Antonio Rotelli dei Giuristi Rete Lendford, Maria Micaela Coppola, Grazia Dicanio, Maria Luisa Vezzali e Anna Zani del collettivo WiT – Women in Translation.











