REGGIO EMILIA – Prosegue l’attività del portale online del Comune di Reggio Eventi a casa tua, piazza virtuale di promozione e valorizzazione culturale. Dopo le prime tre settimane dall’apertura della piattaforma, che ha affrontato tre macro-temi: donne, fragilità e speranza, da giovedì 23 aprile si parla di libertà veicolata dai vari linguaggi della cultura: letteratura, arte, fotografia, danza, teatro, musica, architettura, storia, cinema, senza dimenticare i contenuti per i più piccoli.
“Abbiamo scelto la parola Libertà – spiega l’assessora Annalisa Rabitti – perché siamo in un momento in cui muoversi ed incontrare persone ci è impossibile. Libertà perché quest’anno, in cui ricorre il 75 Anniversario della Liberazione, sentiamo più che mai il bisogno di celebrare il percorso storico che ci ha reso libere e liberi, per non smettere di guardare al futuro con speranza e coraggio. Libertà come Resistenza, una scelta prima di tutto etica e morale di conquista dei valori di solidarietà che sono nella Costituzione. Libertà come valore della memoria e della propria storia, libertà che abbiamo il dovere di proiettare nel futuro ricordandoci che la coerenza e il coraggio delle scelte, soprattutto nei momenti difficili, possono farci da guida. Tenendo presente che il pensiero creativo, controcorrente, obliquo e trasversale costituisce una risorsa inesauribile a cui attingere per immaginare nuovi modi di vivere assieme”.
Il programma fino al 29 aprile
STORIA – Istoreco, Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia, contribuisce al portale con diversi contenuti originali. Ha appena dato alle stampa la nuova edizione del volume di “Sentieri Partigiani”, la guida cartacea dedicata a 16 percorsi storici escursionistici creati negli anni ricostruendo vecchi percorsi usati dai resistenti. In occasione del 24 aprile, 75° anniversario della liberazione della città, regala in anteprima il SENTIERO 16 – SENTIERO DELLA LIBERAZIONE, il sentiero da Vezzano a Reggio fatto dai partigiani per liberare la città. Mille copie del libro verranno destinate agli studenti dell’edizione 2020 dei Viaggi della Memoria Istoreco, che avrebbero doluto partecipare a un grande sentiero partigiano collettivo il 24 aprile, per ricordare il 75° anniversario della Liberazione di Reggio Emilia. L’idea originaria era di coinvolgere tutte le classi del Viaggio in una camminata che, partendo da cinque aree distinte del territorio provinciale, avrebbe condotto sino al centro della città passando per sentieri e piste. In piazza, tutti insieme, avrebbero ricordato la Liberazione con musica, testimonianze e un momento di festa. L’emergenza ha inevitabilmente bloccato il progetto, il libro è un primo modo per pensare a come recuperare, nei prossimi mesi e nei prossimi anni. La nuova edizione, pubblicata da Panozzo Editore, è di 216 pagine e presenta nuovi approfondimenti dedicati ai sentieri e alle collaborazioni, come quella inclusiva con Gast Onlus. Come avere il libro? Il volume è già a disposizione alla Libreria All’Arco di Reggio Emilia e alla libreria Semola di Cavriago. In alternativa è possibile ordinarlo direttamente a Istoreco staff@istoreco.re.it per averlo a casa propria. A proposito di Sentieri Partigiani, sul portale è possibile vedere la versione integrale di “Sabotatori”, il documentario del 2015 di Nico Guidetti e Matthias Durchfeld dedicato a storie di sabotatori di ieri e di oggi, un lavoro che si snoda attorno ai Sentieri Partigiani.
Un 25 aprile senza gente è invece il titolo dell’intervento dello storico e direttore del polo archivistico di Reggio Emilia Massimo Storchi che, nel sottolineare come l’anniversario della Liberazione, per la prima volta in 75 anni, sarà senza le persone, la gente, le piazze piene e i cortei, rievoca alcuni significativi episodi di quel periodo avvolti nel silenzio o al contrario molto partecipati come la notte del 9 settembre 1943 quando Reggio fu occupata dalla Divisione SS Corazzata intitolata al Führer, il 28 settembre quando, fu fondato il CLN, l’organismo politico che diresse la lotta di Liberazione per oltre 20 mesi o quando sette fratelli e un disertore e poi un sacerdote e otto antifascisti furono assassinati di nascosto.
FILOSOFIA/LETTERATURA – Ivan Levrini ed Enrico Bizzarri, docente ed ex docente al Liceo Ariosto-Spallanzani, ideatori e curatori di Verso sera, ciclo di conversazioni e letture di filosofia promosso dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, partendo dalle parole di una grande etologa, Jane Goodall, “l’isolamento ci insegna che cosa vuol dire vivere in gabbia”, nel loro interessante contributo mettono in evidenza come l’emergenza della pandemia, se da un lato costringa a rinunce e privazioni, dall’altro aiuti a ricordare che la nostra libertà individuale è connessa a quella degli altri, come riconosce la stessa Costituzione, nata dal 25 aprile, che concilia il diritto dei singoli alla libertà personale e il dovere di riconoscere la libertà altrui.
Il poeta e critico Guido Monti offre invece Idee sulla nuova libertà, un’ampia riflessione su cosa ne sia oggi della nostra libertà e del nostro spazio vitale e più intimo. L’autore affronta le ampie valenze e possibilità del tema: dal considerare una vita reclusa, un gesto di responsabilità civile ad alto contenuto di eticità, alla tristezza in cui vive oggi il mondo culturale, che al pari di altri settori, è stato toccato da questa emergenza, e non solo per il gravissimo danno in termini economici, ma anche perché il virus ha paralizzato quel particolare modo di fare questo lavoro, che da sempre richiede per esser svolto al meglio, aggregazione, comunità, vicinanza, confronto. Monti tocca anche l’oscura preveggenza dell’arte come testimoniano gli individui di Hopper, le piazze vuote di De Chirico e i versi dei grandi poeti del novecento, come Mario Luzi, Rilke e poi Kafka e non dimentica il valore dell’abbraccio, che il coronavirus ha sottratto, ma auspica che col sacrificio di tanti, si torni alla cosa che più ci appartiene: la libertà.
Francesco Aliberti, editore e giornalista prosegue la rubrica Baskerville – Divagazioni sui libri con la recensione di Storie ribelli in ricordo dello scrittore Luis Sepúlveda. «La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla», scriveva Luis Sepùlveda autore del libro (Guanda, 2017), un’antologia di racconti autobiografici che ci consegnano il grande scrittore, da poco scomparso a causa del coronavirus, nelle vesti di attivista politico e combattente. A dimostrazione che il fuoco della libertà brucia anche nelle pagine di letteratura e che l’amore incondizionato verso un ideale si traduce in una delle grandi utopie del Novecento, Sepùlveda in questi scritti racconta il “suo” sogno di umanità, scandito da lotte, torture, anni di prigionia, fughe ed esili.
Perché ricordare oggi la storia di Marco Cavallo, il destriero azzurro che nel 1973 varcò le mura del manicomio di Trieste accompagnando un corteo di uomini e donne verso la libertà? Marilena Crosato, Stefano Crosato e Rosaria Ruta hanno inviato un’interessante riflessione sul valore terapeutico della libertà raccontando la storia di Marco Cavallo, che rappresenta la storia di una comunità inclusiva, formata da persone con disagio psichico, artisti, psichiatri, infermieri, ricoverati e cittadini, che sperimentano un’inedita “esperienza di libertà” attraverso un progetto di creazione collettiva. Un simbolo della libertà riconquistata intorno al quale si può riunire ancora oggi chi vuole riconoscersi in una speranza, “un progetto di vita che rappresenta un legame tra individui in una nuova dimensione”, “la speranza di poter stare insieme agli altri in un aperto scambio sociale, in rapporti liberi tra persone” (Basaglia, 1979).
Dopo l’emergenza e il confinamento, nella fase di riapertura supereremo anche noi la soglia di casa con una ritrovata libertà di movimento. Sarà un momento di metamorfosi che porterà un nuovo sguardo su noi stessi e sul mondo.
CINEMA – La narrazione corale della libertà è anche il filo conduttore delle proposte cinematografiche. Il documentario Abbasso il duce del regista Marco Righi, girato in un paese della provincia emiliana, è un racconto a più voci sulla generazione della Resistenza che riporta alla luce, attraverso una serie di interviste, le scelte politiche antifasciste di allora, i fatti della vita quotidiana, le battaglie, il ruolo delle donne.
I sogni di libertà animano anche il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, esponente di spicco della controcultura americana, che Miloš Forman girò nel 1975: un cult che con lo spirito eccentrico e ribelle del suo protagonista è andato oltre la rappresentazione della follia per fare dello spirito di libertà la sua vera chiave di lettura.
ARTE E FOTOGRAFIA – Tra le grandi protagoniste di Eventi a casa tua ci sono sicuramente arte e fotografia. Per il tema libertà torna l’appuntamento con la curatrice Francesca Alfano Miglietti che propone un articolo intitolato A proposito di libertà: confini e radici. Fotografie, video, installazioni danno lo spunto per articolate riflessioni sull’idea di frontiera come scoperta o barriera, sulla ibridazione tra cosmopolitismo e rivendicazione territoriale, sulla figura dell’artista stesso nella sua condizione di viaggiatore, nomade o sperimentatore in bilico tra territori fisici e simbolici.
Fa il suo ingresso sul portale la digital art di Andrea Colacicco, in arte Black Elephant, con un progetto realizzato durante il lockdown che l’ha portato alla ricerca di nuovi spazi. Alessandro Gazzotti, responsabile delle collezioni artistiche dei Musei Civici di Reggio Emilia offre un contributo dal titolo Come regalare il mare?
sulla vicenda artistica di Rosanna Chiessi, una donna, una promotrice di avanguardie artistiche e una gallerista, che ha esperito tutti i vantaggi, ma anche i sacrifici e le responsabilità, del praticare la libertà attraverso scelte coerenti, difficili, anticonformiste. “Tra le varie esperienze – spiega Gazzotti – ce n’è una in particolare che ricollego più facilmente a questo tema, perché mi ritrovai a Capri, vestito di bianco e con in mano il mare di Bruno Picariello, un lunghissimo telo azzurro su cui sarebbero ondeggiate sotto il sole di fine luglio le parole bianche di Nanni Balestrini”. In sostanza la Chiessi e l’artista Bruno Picariello, con la complicità di Balestrini, scrittore e animatore culturale legato alla nostra città, progettarono una immensa opera – performance per l’ amata Capri, dove già aveva vissuto per anni a Casa Malaparte, con l’idea di donare la cosa che dell’isola amava di più: il mare.
Tornano inoltre i contenuti della Collezione Maramotti, stavolta dedicati ad Andy Cross, presente con le sue opere nella Collezione Maramotti, dove nel 2013 ha presentato la mostra “House Painter”. Cosa significa sentirsi libero per un artista contemporaneo che si esprime con la pittura? Andy Cross (nato nel 1979, di base a New York) riflette nel suo video sul suo modo di essere a contatto con la libertà e di restituirne il valore, attraverso alcuni recenti ritratti ripresi nel suo studio.
È pieno di desiderio di libertà il cuore di chi affida il suo futuro alle onde del Mediterraneo come testimonia il contributo di Virginia Cipressi su L’autre rive, un progetto del fotografo francese Emeric Lhiusset esposto nel 2018 a Reggio Emilia nell’ambito dell’edizione di Fotografia Europea, per la cura di Daniele De Luigi. Le sue fotografie ritraggono i volti di chi parte, il piatto profilo del mare, i giovani europei di seconda generazione, i luoghi cari a queste vite.
Il portale accoglie inoltre una intervista rilasciata dal grande fotografo Mario Dondero a Roberta Conforti in occasione della mostra allestita a Reggio Emilia nel 2011 in cui aveva raccontato della sua poetica di fotografo “politico” e del suo legame con la città di Reggio Emilia, dove negli anni ’60 aveva realizzato, insieme a un giornalista svedese Anders Ehnmark e a Giorgio Pelloni, un documentario sulle cooperative rosse seguendo un diffusore dell’Unità in bicicletta. Nel portale è disponibile anche questo documentario “Comunisti” del 1966. Nella parte finale sono presenti alcuni minuti dell’incontro commovente con Alcide Cervi nella sua casa. Mario Dondero era stato il protagonista per Fotografia Europea di una grande antologica “Mosaico Italiano”, a cura di Elio Grazioli. Alla fine della esposizione l’artista aveva donato alla nostra città ben 40 fotografie.
DESIGN E ARCHITETTURA – Anche l’architettura è chiamata a parlare di libertà e lo fa con il contributo inedito dell’ architetto, designer e stylist Stefania Vasquez sull’importanza della libertà come rivoluzione dell’architettura e del design, con Lei è in arresto! a cura di Alessandro Ardenti, oltre che con l’articolo di Alessandra Campanini La piazza nel cuore. Si rinnova anche la collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia con un disegno di Cristina Valentini realizzato in esclusiva per il portale.
MUSICA – La musica si conferma essere una voce importante per Eventi a casa tua. Ci avviciniamo al 25 aprile e per la prima volta dal dopoguerra non ci saranno le trombe, i tamburi, i tromboni, i flauti e i clarinetti in piazza ad aprire il corteo suonando L’Inno di Mameli. Tuttavia, la Filarmonica Città del Tricolore coi suoi musicisti si riunisce virtualmente per portare, anche in questo anno particolare, l’Inno nelle case dei cittadini e per non dimenticare il valore e l’importanza di festeggiare la Liberazione. Ritorna sul portale anche Icarus Ensemble che presenta una playlist di brani a tema libertà nella musica, attraverso l’abbandono delle proprie radici nel tentativo di trovare forme di comunicazione più immediate o nuove rispetto alla tradizione. Arturo Bertoldi racconta la libertà tramite brani di Bruce Sprinsteen , Joe Strummer& Johnny Cash e Serge Gainsbourg. L’Istituto Peri – Merulo propone Intranima Lieder di Corrado Sevardi, ciclo rappresentativo per voce recitante, mezzosoprano, pianoforte e violino sui testi di Giorgio Bassani (l’autore de il Giardino dei Finzi Contini), realizzato per la Giornata della Memoria 2020.
TEATRO – Non mancano gli appuntamenti con il teatro chiamato a raccontare la memoria e la resistenza. Maria Antonietta Centoducati torna con la sua interpretazione La libertà finalmente, monologo in cui racconta la storia della partigiana Rosina Becchi, catturata dai tedeschi nel gennaio 1945, tratto dallo spettacolo La neve sulle labbra scritto dalla Centoducati stessa e dedicato alla Donne che hanno partecipato attivamente alla Resistenza Italiana.
DANZA – La danza è protagonista di due contributi a firma Eugenio Scigliano, tra i più Interessanti coreografi di oggi ed ex danzatore di Aterballetto. Il primo è Don Q. della Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto su brani di Kimmo Pohjonen e musica classica spagnola. Ognuno di noi ha un sogno che vuole vivere benché possa essere irraggiungibile. Ed eccoci, novelli Don Chisciotte, armati di lancia sul nostro Ronzinante, corriamo per raggiungere l’impalpabile Dulcinea. Certo, per afferrare il nostro ideale combattiamo anche contro giganteschi mulini a vento, ma quante delle nostre forze siamo disposti a donare per il sogno di un altro?
Il secondo No Man’s Land, spettacolo tutto al maschile per MM Contemporary Dance Company, su musica per violoncello di Antonio Vivaldi, è una riflessione sul mondo dei migranti, su coloro che, non avendo più un luogo dove stare, sono costretti a spostarsi, a fuggire dalle proprie terre d’origine. I temi affrontati sono quelli dello sradicamento, dell’esilio, del viaggio, della ricerca di una rinnovata libertà in un nuovo posto dove vivere, del rapporto con i confini e con la chiusura delle frontiere.
BAMBINI – Il portale non dimentica i bambini e le bambine a cui continuano ad essere dedicati diversi appuntamenti con la cultura, dal teatro alle letture. Alla notizia della prematura scomparsa di Luis Sepùlveda, scrittore nato nel 1949 in Cile, le volontarie ed i volontari del programma Nati per Leggere di Reggio Emilia hanno accettato con entusiasmo la proposta di omaggiare in video lo scrittore cileno con una lettura corale de “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Pubblicata nel 1996, questa è l’opera forse più nota di Sepùlveda, premiata dalla critica e amatissima dal pubblico, non solo dei più giovani. Il testo integrale è suddiviso in due parti e relativi capitoli; ogni capitolo è letto da uno o più volontari che offrono la loro voce e la loro interpretazione.
Poi c’è il consolidato appuntamento con Matteo Razzini, mentre Sonia Maria Luce Possentini legge Léonie si sposa di Isabelle Wlodarczyk edito da Corsiero con una introduzione di Alessandra Fontanesi di Istoreco. Un libro prezioso e delicato, un testo di poche parole, corredato da illustrazioni allo stesso tempo evocative e realistiche, un albo in cui una piccola storia si incontra con la Storia, un momento privato si inserisce negli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Giuseppe Vitale invece legge “Cesare che porta gli occhiali” da lui scritto e illustrato. Cesare è Cesare Zavattini sceneggiatore, giornalista, commediografo, scrittore e poeta italiano, le cui immagini e parole risuonano ancora dentro di noi. Giuseppe Vitale propone anche un laboratorio sulla scrittura pensato appositamente per “Eventi a casa tua”
Inoltre i Ragazzi zitti dell’associazione di promozione sociale “il giardino del baobab” di Reggio Emilia continuano a regalare poesie.