SCANDIANO (Reggio Emilia) – Non voleva rinunciare alle vacanze, nonostante fosse agli arresti domiciliari e così l’albergo a 4 stelle si è nuovamente trasformato nella cella di un carcere. E’ l’incredibile vicenda che ha coinvolto un 47enne di Scandiano, in regime di detenzione domiciliare per reati di falso, evasione, ricettazione, truffa e spaccio di stupefacenti, fermato lo scorso 30 luglio all’aeroporto Catullo di Verona dopo essere sbarcato da un volo di linea proveniente dalla Tunisia. Per la precisione, da Monastir.
Sceso dall’aereo è stato accolto dalla polizia di frontiera che, ricorrendo la flagranza del reato di evasione, lo ha accompagnato in carcere a Verona. I carabinieri di Scandiano hanno così potuto ricostruite come il 47enne scandianese fosse riuscito a far perdere le sue tracce. L’uomo aveva approfittato del provvedimento autorizzativo di natura sanitaria, che per motivi di salute gli consentiva di spostarsi in tutta l’Emilia Romagna per curarsi, nonostante gli arresti domiciliari. Così, a metà luglio si è allontanato per un presunto ricovero presso una struttura sanitaria del Ravennate. Evidentemente, poi, ha scelto una cura alternativa, preferendo il mare di Monastir.
Il breve viaggio in Tunisia, però, si è concluso con il ritorno in carcere e con un’ordinanza restrittiva di custodia cautelare del tribunale su richiesta della procura reggiana. Ricorrendo la flagranza del reato di evasione, è stato arrestato. Provvedimento che i carabinieri hanno notificato al 47enne già in carcere a Verona dopo che anche il tribunale di Sorveglianza, in virtù della “fuga” tunisina, ha sospeso la detenzione domiciliare.
Servizio Tg di Francesco Galli
Reggio Emilia carabinieri Scandiano arrestato evade dai domiciliari