REGGIO EMILIA – Europa sempre più fondamentale nelle piccole cose della nostra vita quotidiana, anche quando non ce ne accorgiamo, ma Europa da cambiare, togliendo il diritto di veto ai singoli Stati.
Dopo il plebiscito di preferenze che lo ha portato a Bruxelles, Stefano Bonaccini si è già calato nel nuovo ruolo di europarlamentare, senza però rinunciare a ritagliarsi uno spazio nel confronto acceso che anima la politica italiana, tra tensioni nel Governo ed elezioni regionali alle porte. Ed ecco, allora, che la prima promessa rivolta al popolo del Pd dal palco della festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, che lo ha accolto in grande stile, è rivolta al futuro del Belpaese e del centrosinistra. “Mai più tornare al governo dopo aver perso le elezioni. La prossima sarà solo quando vinceremo le elezioni”.
In Europa, invece, i socialisti sono al Governo, nella coalizione che sostiene Ursula Von Der Leyen con popolari, verdi e liberali, ma per avvicinare le istituzioni comunitarie ai cittadini, secondo Bonaccini, è necessaria una svolta storica. “L’Europa conta tanto, e ogni singola amministrazione comunale di questa regione può testimoniarlo. Adesso, però, dobbiamo togliere il diritto di veto ai singoli Stati membri perché se basta uno a impedire agli altri 26 di legiferare, non è una democrazia che può funzionare a lungo”.
A intervistare Bonaccini è stata la giornalista Bianca Berlinguer, che ha voluto ricordare l’ultimo storico comizio di suo padre, Enrico, a una Festa dell’Unità nel 1983 proprio a Reggio Emilia, davanti a quasi un milione di militanti.
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