REGGIO EMILIA – L’Unione Europea ha dato il via libera all’etichetta Made in Italy su salami, mortadella, prosciutti e culatello. Si tratta di un passaggio importantissimo per smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana come chiede il 93% dei cittadini che ritiene importante conoscere l’origine degli alimenti secondo l’indagine on line del Ministero delle Politiche agricole.
“Le quotazioni dei maiali si sono quasi dimezzate dall’inizio della pandemia – denuncia Maria Cerabona di Coldiretti Reggio Emilia – e sono scese a poco più di 1 euro al chilo mentre le spese per l’alimentazione degli animali, dal mais alla soia, hanno registrato rincari fino al 26%. La situazione del settore suinicolo è divenuta insostenibile e sta mettendo in difficoltà gli allevatori che non vedono ripagati neppure i costi di allevamento”.
In questo momento due prosciutti su tre venduti in Italia sarebber ottenuti da maiali stranieri senza alcuna evidenziazione in etichetta.
L’obbligo di origine in etichetta per i salumi può portare respiro e riconoscimento della qualità del lavoro agli oltre 200 allevamenti reggiani con i loro circa 300 mila capi.
Etichetta di origine per i salumi, Coldiretti: “Risultato importante”
4 luglio 2020“Soprattutto in un momento in cui le quotazioni dei maiali sono scese a poco più di 1 euro al chilo”
