REGGIO EMILIA – Nel 2017 era stata arrestata a Formia, in provincia di Latina. Da tempo si trovava in detenzione domiciliare nella nostra città, nell’abitazione di un parente. I carabinieri della stazione di corso Cairoli l’hanno raggiunta e condotta in carcere dopo che è diventata definitiva la condanna a 6 anni di reclusione per associazione di stampo mafioso emessa in appello.
Lei ha un cognome importante, di quelli che mettono i brividi, Bidognetti. Di nome fa Katia, ha 39 anni ed è figlia di Francesco, boss reggente del clan dei casalesi. Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto e mezzanotte”, 70 anni, ora detenuto al 41bis, è noto, oltre che per il suo curriculum criminale, anche per le minacce rivolte a Roberto Saviano, il quale in Gomorra aveva descritto il suo impero e i suoi affari.
Secondo gli inquirenti, Katia Bidognetti avrebbe ricevuto ordini direttamente dal padre attraverso un sistema di messaggi e allusioni, durante i colloqui in carcere. E’ accusata di estorsioni ai danni di imprenditori della provincia casertana, ma anche di Roma. Dovrà restare in cella, sottratto il periodo di pena già scontato, fino al 31 gennaio del 2023.
Nel 2019 a Reggio Emilia si costituì ai carabinieri un altro noto esponente del clan dei casalesi, il 44enne Ernesto Ancona di Casal di Principe, ricercato per associazione camorristica, estorsioni e armi.
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