REGGIO EMILIA – Gli agenti della questura reggiana hanno eseguito nelle ultime ore una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 63enne Antonio Gualtieri. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta ed estorsioni aggravate.
Gualtieri, già riconosciuto come uno dei vertici della cosca di ‘ndrangheta emiliana, nell’autunno 2024 aveva finito di scontare la condanna a 12 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso nel maxi processo “Aemilia”. Tre settimane dopo il fine pena, era tuttavia finito nuovamente in manette con le accuse di intestazione fittizia di beni e omessa comunicazione di variazione patrimoniale, finalizzate ad agevolare l’attività del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano.
Le nuove indagini, coordinate dalla Dda di Bologna e condotte dalla squadra mobile che le ha chiuse nei giorni scorsi, hanno fatto emergere ulteriori condotte illecite attribuite a Gualtieri. Il boss, tra il 2019 e il 2022, tramite una società di cui era titolare occulto, sarebbe riuscito a rientrare in possesso di beni immobiliari precedentemente coinvolti in due distinte procedure esecutive presso il tribunale di Reggio Emilia. In particolare, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 avrebbe fatto ripetute intimidazioni e minacce nei confronti degli aggiudicatari di un terreno rustico per un importo di 92mila euro, costringendoli a rivendere l’immobile alla società di cui lui era il titolare occulto, alle condizioni da lui imposte.
Sempre nel 2020, dopo aver appreso che la sua lussuosa villa con piscina, dove stava espiando la pena ai domiciliari per motivi di salute, era stata aggiudicata all’asta a un offerente diverso dai suoi familiari che avevano partecipato, avrebbe costretto l’aggiudicatario a rinunciare nonostante avesse già versato la caparra ammontante a oltre 12mila euro. La società e il patrimonio immobiliare riconducibili ad Antonio Gualtieri sono tuttora sottoposti a sequestro preventivo.
Servizio Tg di Alessio Fontanesi
inchiesta Aemilia Antonio Gualtieri Turbativa d'asta e estorsione aggravata