REGGIO EMILIA – L’uso dell’esercito a tutela dell’ordine pubblico in città non convince il sindacato di polizia Siulp. “I militari vanno bene per il presidio degli obiettivi sensibili, non possono sostituire i poliziotti”.
Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp, è in città per un’occasione speciale: l’intitolazione delle sede sindacale all’interno della questura a Luigi Piscopo, poliziotto e storico dirigente sindacale scomparso nel 2022. Al suo fianco c’è la vedova di Piscopo, Rosa Acocella, a cui è stata consegnata una targa in memoria del marito. Stimolato dai cronisti, il segretario generale del Siulp non si è sottratto alle domande sul tema della sicurezza. Un tema che Romano ha letto in chiave nazionale, spiegandolo con la depenalizzazione di fatto di molti reati e con la carenza di organico delle forze dell’ordine. “Nel nostro Paese, per un problema di sovraffollamento delle carceri non si va più in carcere senza una condanna superiore ai 4 anni. A questo si aggiunge una carenza drammatica di organico per effetto di 20 anni di politiche scellerate”.
Quanti agenti di polizia mancano a Reggio? “Almeno 30 unità – la risposta di Aldo Aragiusto del Siulp locale – C’è carenza di personale e di pattuglie sul territorio, ma anche i distaccamenti di Guastalla e Castelnovo Monti hanno difficoltà oggettive nel quotidiano”.
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