SCANDIANO (Reggio Emilia) – Ha danneggiato la porta che divide il Cau dal Pronto Soccorso del Magati di Scandiano, un porta flebo e un appendiabiti. Ha tentato poi di aggredire uno dei sanitari ma è stato bloccato dai carabinieri che sono stati a loro volta feriti. Protagonista di un pomeriggio più che movimentato un uomo di 30 anni, Emmanuel Mungiguerra, già noto alle forze dell’ordine. Era uscito dal carcere la mattina stessa per reati identici ed è tornato in cella, arrestato dai militari che aveva poco prima ferito.
L’uomo ieri pomeriggio si è presentato in un bar di Scandiano, all’interno del parco, in stato di ubriachezza disturbando i clienti, tanto che la barista ha dovuto richiedere l’intervento dei Carabinieri. Erano le 15.40 circa. I militari, valutata la situazione, hanno richiesto l’intervento del personale del 118. I sanitari hanno incontrato difficoltà a interloquire con il 30enne, che si mostrava aggressivo anche nei loro confronti. Per questo motivo è stato necessario l’arrivo di una seconda pattuglia dei carabinieri e di agenti della Polizia Locale dell’Unione Tresinaro Secchia. Convinto a farsi assistere dal personale medico Mungiguerra è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Magati, dove ha dato nuovamente in escandescenze danneggiando la struttura per poi aggredire i carabinieri che cercavano di calmarlo. Nonostante fosse stato ammanettato infatti il 30enne ha continuato a dimenarsi con veemenza, opponendo una forte resistenza e causando lesioni a due militari, giudicate guaribili rispettivamente in 7 e 15 giorni. Solo la somministrazione di diversi tranquillanti ha consentito di riportare la situazione sotto controllo. Il 30enne é stato quindi nuovamente arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Il fratello, Carmine Mungiguerra, nel gennaio dello scorso anno, aveva devastato un locale in centro a Scandiano nonostante fosse sottoposto al cosiddetto Daspo urbano e gli era quindi vietato introdursi nel territorio di Scandiano.
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