REGGIO EMILIA – Alle 18 di sabato, 18 ottobre, nella Sala Verdi del Teatro Ariosto, è in programma la prima italiana della nuova performance di Manuel Roque, “Bang Bang“: una ripetizione continua di salti e gesti atletici che richiedono una estrema concentrazione e un impegno fisico totale da parte degli interpreti.
Alle 19 il Teatro Cavallerizza ospita “Asteroide” del danzatore e performer Marco D’Agostin: la figura di un misterioso paleontologo che si presenta al pubblico per discorrere di ossa, estinzioni e materiale cosmico. Geologia e romanticismo che hanno una cosa in comune: raccontano le cose che durano a lungo.
Alle 21 sul palcoscenico del Teatro Valli “Hope Hunt and the Ascension into Lazarus“, lavoro della coreografa irlandese Oona Doherty, tra danza e denuncia sociale contro lo stereotipo della mascolinità misogina della classe operaia irlandese.
Reggio Emilia Festival Aperto (19 settembre – 22 novembre 2025)
31 spettacoli, 60 repliche, 16 produzioni e coproduzioni, 9 prime assolute, 15 prime italiane. Concerti, opere, performance, coreografie, installazioni, spettacoli, multimedia, idee che criticano, artisti e persone che dialogano, vigili, consce della complessità. Nuove liberazioni, nell’80° della Liberazione.