REGGIO EMILIA – Gli enti locali reggiani riaprono il dossier del casello autostradale sull’A1 tra Gavassa e Prato di Correggio. Al termine di un incontro, la Provincia e i Comuni di Reggio Emilia, Correggio e San Martino in Rio hanno diffuso un comunicato congiunto per annunciare di aver chiesto formalmente alla Regione l’apertura di un tavolo di confronto dedicato al nuovo casello.
All’incontro era presente anche l’amministrazione comunale di Rubiera che, pur non direttamente coinvolta, ne appoggia la realizzazione pensando ai positivi effetti sul traffico della congestionata via Emilia. Del casello sull’A1 tra Modena Nord e Reggio si iniziò a parlare nel 2021, all’epoca del sogno poi naufragato di Silk Faw. E qualche passo in avanti era già stato fatto, tanto che la sua realizzazione è già prevista nei rispettivi strumenti di programmazione urbanistica dei tre Comuni; il casello compare anche in una tavola del Prit, il piano regionale integrato dei trasporti, dell’Emilia-Romagna. Sino a ora, però, passi concreti in avanti non sono stati fatti e così dopo la sollecitazione di Confindustria Reggio, le amministrazioni hanno deciso di chiedere alla Regione di provare ad accelerare, coinvolgendo tutti gli enti competenti a livello regionale e nazionale, a partire da Autostrade per l’Italia.
Si tratta infatti di un opera i cui costi stimati non sarebbero inferiori ai 60 milioni di euro. L’auspicio degli enti locali è che il confronto possa avviarsi in tempi rapidi, così da tradurre le indicazioni della pianificazione in scelte concrete a beneficio di tutto il comprensorio. A riproporre il tema del casello sull’A1 a Prato di Correggio era stata nei giorni scorsi la presidente di Confindustria Reggio, Roberta Anceschi, che aveva sottolineato con forza l’importanza di avere collegamenti efficienti per il sistema produttivo e per tutti i cittadini.
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