ROLO (Reggio Emilia) – Enrica Daolio, mamma di Fabio Bassoli, il giovane rolese ucciso in Francia nel 2015, ha trovato nella musica una fonte di vita. Nei giorni scorsi nel municipio del comune della bassa ha accompagnato alla cetra la presentazione di un libro.
Dopo la morte di suo figlio Fabio, Enrica è diventata volontaria dell’Unitalsi e si spende per dare conforto agli ammalati del suo paese e a quelli delle zone vicine. Animata, come dice lei, dalla presenza costante del suo giovane figlio assassinato in Francia sei anni fa, Enrica ha voluto imparare a suonare uno strumento: ha scelto la cetra e nei giorni scorsi ha accompagnato con i suoi suoni la lettura di alcune parti di un libro scritto dall’amica Ivana Sica.
“Dodici giorni in Israele” è la storia di un viaggio in Terra Santa, presentato nel municipio di Rolo. Enrica Daolio è ancora alla ricerca della piena verità sui fatti che portarono all’uccisione del figlio. Un uomo di origine franco-algerina è stato condannato a 18 anni di reclusione per quell’omicidio, un altro è in attesa di processo. Per ora, la musica e il volontariato sono per Enrica i modi per affermare che la vita è sempre più forte della morte.
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