REGGIO EMILIA – Ancora un’aggressione, l’ennesima di questi ultimi mesi, ha portato il sindacato dei carabinieri Sim a sbottare. A prendere la parola è stato il segretario generale Sim, Antonello Serpi, dopo i fatti avvenuti sabato notte a Bagnolo dove un esagitato ha insultato e minacciato i militari che stavano operando.
“Siamo oramai carne da macello alla mercè dei soliti ubriachi, che quando vedono una divisa si imbestialiscono aggredendo e ferendo i colleghi intervenuti su richiesta dei cittadini. Non vogliano entrare nel merito dei fatti, ma intendiamo denunciare con forza l’assenza di norme che indichino agli operatori cosa fare in questi casi. In sostanza, i colleghi che subiscono insulti e minacce sono costretti ad agire con la forza per sanare la criticità per poi finire nei guai magari per procedure assolutamente necessarie ma, che i vari video postati sui social, fanno apparire illegittime”.
Contrariamente a quanto accadeva prima, quando le spese legali erano a carico del singolo militare, ora il sindacato garantisce ai carabinieri la tutela, “ma è chiaro che a livello normativo il Governo deve fare la sua parte perché oggi sono necessarie norme che tutelino chi interviene per garantire, come avvenuto a Bagnolo, la pacifica convivenza delle nostre comunità”.













