BOLOGNA – Nella media degli ultimi 12 mesi la tendenza positiva ‘tiene’ ma l’effetto Covid c’è, sulla crescita dell’occupazione in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2020. Come emerge dai dati Istat elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna, in regione al termine del periodo in questione gli occupati sono risultati poco più di due milioni e 15.000, con solo una lieve flessione (-0,1%) sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Allo stesso tempo, i disoccupati sono scesi a quota 117.936 (-10,2%) con una riduzione del tasso di disoccupazione dal 6,1 al 5,5%. In questo quadro il trend oggi, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, si mostra in realtà differenziato settore per settore. L’occupazione in agricoltura segna più 22,7% e ha toccato quota 83.000. Invece, nell’industria ha fatto un deciso passo indietro a quota 524.486 (-4,6%), interrompendo una serie positiva in corso da otto trimestri. Dopo due ampi contraccolpi negativi, l’occupazione delle costruzioni è risalita a quota 116.698 (+3,4%). Nell’insieme dei servizi, l’occupazione nel trimestre è aumentata dello 0,3% e ha raggiunto 1.289.912 unità. Nei settori commercio-alberghiero-ristorazione, tuttavia, è proseguita una tendenza negativa da cinque trimestri che nei primi tre mesi del 2020 è stata del -6,4%, con una riduzione degli occupati a 360.927 addetti, più che controbilanciata da un aumento del 3,2% dell’occupazione negli altri settori dei servizi, dove operano 928.985 persone. Pandemia a parte, in Emilia-Romagna da aprile 2019 a marzo 2020 l’occupazione è aumentata, con un incremento dello 0,7% rispetto alla media dello stesso periodo precedente.
In Emilia Romagna l’occupazione tiene, nonostante il covid
16 giugno 2020
Questo emerge dai dati Istat elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere sui primi tre mesi del 2020: ci sono però differenze tra i settori
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