REGGIO EMILIA – Per dare ulteriore impulso alla campagna vaccinale, i vaccini contro il Covid verranno somministrati anche nelle farmacie. Lo ha deciso il Ministero della Salute. Sarà la Liguria a fare da apripista, ma l’Emilia-Romagna ha già le carte in regola per accodarsi nel giro di qualche mese. Verosimilmente da noi si potrebbe partire verso la fine dell’estate.
L’ostacolo da superare è di tipo logistico, spiega Giuseppe Delfini, presidente di Federfarma Reggio: “Occorre una sala dove fare l’iniezione, di solito c’è, è quella dove facciamo già gli altri servizi come l’autoanalisi, l’elettrocardiogramma, ecc. Serve poi un spazio dove fare sostare le persone dopo il vaccino, per almeno un quarto d’ora, e questo è già più complicato”.
L’allestimento di tensostrutture ma anche l’utilizzo di sale polivalenti, oratori ed edifici scolastici prossimi alle farmacie potrebbero consentire di raggiungere nella nostra provincia il numero di 90 punti vaccinali, Una risorsa in grado di effettuare 4500 vaccinazioni alla settimana. “Un primo incontro operativo è già stato fissato – afferma Delfini -, per vedere gli indirizzi di massima, in attesa delle decisioni legislative del governo”.
Un ciclo di corsi di formazione rivolti ai farmacisti si è già svolto nei mesi scorsi. Una volta preparati, i partecipanti possono eseguire le iniezioni. Deve però tassativamente essere presente un medico. “In un primo momento l’obiettivo era quello della vaccinazione per l’antinfluenzale, ma siamo disponibili a rimetterci in pista e a ricominciare o a completare questi corsi o a farne di ulteriori nel caso dovessero essere indicati dal ministero”, spiega il farmacista rappresentante della categoria, sottolinando che “Noi ci siamo, abbiamo voglia di lavorare e di fare, abbiamo voglia di vincere il Covid e di uscire da questo buco nero in cui ci siamo infilati”.
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