VAL D’ENZA (Reggio Emilia) – E’ una piena importate quella dell’Enza. Il ponte di Sorbolo di Brescello, sulla strada della Cisa 62, è stato chiuso alle 3,50 della notte scorsa (ed è stato riaperto solo dopo le 19), perchè l’Enza ha raggiunto gli 11 metri superando la soglia 3, ma il torrente oggi ha superato anche i 12 metri, la quota più alta dopo quella registrata con la piena del 2017, dove si raggiunsero i 12 metri 40cm e finì sott’acqua la frazione di Lentigione. Una piena notevole e fuori stagione, da ieri sera sono in funzione le casse d’espansione e l’acqua con la sua potenza si porta dietro come sempre detriti e rami.
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Il consorzio di bonifica dell’Emilia centrale ha messo in funzione anche le briglie di Bibbiano e Quattro Castella. Aipo ha attivato il servizio di piena e di vigilanza degli argini, in collaborazione con i volontari di Protezione Civile. I sindaci raccomandano la massima prudenza, di contenere gli spostamenti e di restare lontani dalle arginature dell’Enza e del Fiume Po, anch’esso molto alto rispetto alla media sebbene per ora non preoccupi. A Canossa questa mattina i locali dell’azienda ‘Dolciaria Val d’Enza’, in via del Conchello, sono stati letteralmente invasi dall’acqua. Allagato anche il cortile. Sono intervenuti i vigili del fuoco per pompare via l’acqua, tutti i dipendenti sono usciti e la produzione si è fermata. I danni sono ingenti.
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