REGGIO EMILIA – Due giocatori erano appena rientrati dall’Under 20, subentrata all’Under 21 contro l’Irlanda proprio per coprire i vuoti lasciati dal Covid, ma non ci sarebbero stati contatti tra i due gruppi di azzurrini.
Un pullman unico, lunedì, per scendere ad Ascoli: ma da 60 posti e con 31 persone a bordo, quindi distanziate e tutte con mascherina, ben al di sotto dell’80% di capienza consentito. Di ipotesi se ne possono fare molte, per trovare una causa del focolaio granata e la ricerca rimarrebbe vana. Banalmente, potrebbe essersi trattato del contatto di un tesserato con un famigliare magari asintomatico, che rimane sempre la causa maggiore di contagio.
I fatti sono che nei giorni scorsi c’era chi aveva qualche linea di febbre e che è risultato positivo al secondo tampone di controllo, poi le positività sono diventate sei, poi sono diventate 16 nel giro di 24 ore. Dopo la partita di martedì sera, due giocatori risultati negativi solo qualche ora prima accusavano un po’ di malessere e sono rientrati separatamente dal gruppo. Una volta a Reggio Emilia, le ennesime analisi e il responso, questa volta positivo.
Intanto, tutte le attività ferme per tutti. Domani i prossimi tamponi, sempre per tutti, in modo da capire se chi finora è rimasto negativo possa riprendere lunedì con gli allenamenti. Si deve fare tutto in velocità, ma senza tralasciare nulla e senza sgarrare. I tempi stringono, perché occorre essere nella condizione di poter scendere in campo a Salerno sabato 31 ottobre. E’ una corsa contro il Covid: 13 disponibili comprensivi di portiere o sconfitta a tavolino 3-0.
Regole difficili da mandare giù, però scritte sul protocollo siglato tra Lega e Governo. L’unico bonus della richiesta di un rinvio la Reggiana se l’è giocato per la partita col Cittadella. Per ora scongiurato il rinvio a cascata: ad Ascoli i tamponi sono risultati tutti negativi.
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