REGGIO EMILIA – La pandemia non ha fermato “Alimenti e Speranza”, il progetto di sostegno alimentare alle famiglie in condizioni di bisogno e povertà, promosso dal Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde dallo scorso giugno. I “service” di Natale tradizionalmente erano dedicati agli anziani, in particolare a persone fragili, isolate dai contesti affettivi e abitativi familiari e residenti in ambienti istituzionalizzati: il Covid però ha accentuato lo stato di isolamento e povertà, e i servizi di confezionamento e distribuzione di alimenti sono stati estesi a intere famiglie.
«La prima esigenza quotidiana segnalata dalle organizzazioni caritatevoli – spiegano i componenti del Club – è la possibilità di poter offrire alimenti. Per rispondere a “ueste necessità abbiamo effettuato una prima distribuzione di alimenti in luglio, seguita da una seconda in ottobre e da una terza dicembre ancora più corposa. Gli alimenti sono stati scelti facendo riferimento alla composizione delle famiglie, all’età dei componenti e alle abitudini alimentari, in modo da soddisfare le esigenze reali ed evitare sprechi alimentari”.
Il presidente Paride Bonilauri e i soci del Club hanno distribuito gli alimenti attraverso la Caritas, le unità pastorali di Vezzano, Puianello e Quattro Castella, l’unità pastorale Sacra Famiglia di Albinea, Borzano e Montericco, quella di Cavriago e la casa della carità di San Giovanni di Querciola e di Busana.
Per realizzare i pacchi alimentari, il Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde ha impegnato fondi propri e ha raccolto donazioni di soci e benefattori, come l’Azienda agricola Alberti Tamara di Cinquecerri, la New Latt di Reggio Emilia e la Solimè di Cavriago.