REGGIO EMILIA – Sono 44 i nuovi infermieri pronti a uscire dall’Università di Modena e Reggio per rispondere all’appello della Regione, in piena emergenza Coronavirus. Unimore ha convocato on line sedute di laurea (anticipate e straordinarie) che forniranno al sistema sanitario regionale nuovi professionisti preparati e abilitati ad entrare in corsia. Le sedute di laurea sono convocate per giovedì 19 marzo a Reggio e lunedì 23 marzo a Modena.
Nella sede di Reggio la sessione di laurea primaverile è stata anticipata di una settimana rispetto a quando già previsto, con la prova pratica abilitante la professione che ha preceduto la dissertazione delle tesi che si terrà giovedì 19 marzo. I 29 laureandi del corso di Infermieristica di Reggio sono in prevalenza donne (23) e provengono in gran parte dalla provincia reggiana, solo 7 provengono da altre province. La proclamazione finale dei candidati si svolgerà con riunione plenaria on line sempre giovedì 19 marzo al termine delle dissertazioni, quando tutti i candidati si collegheranno contemporaneamente.
“Una entrata in campo immediata – commenta la prof.ssa Daniela Mecugni, presidente del corso di laurea in Infermieristica di Reggio – di giovani molto preparati ed entusiasti di poter dare un contributo importante con la propria attività ad una fase così difficile del Paese. Avevano già terminato esami di profitto e tirocini, questa anticipazione delle lauree non ha tolto nulla alla loro preparazione. Li vedo pronti e pieni di energia”.
Nella sede di Modena si è aggiunta una seduta straordinaria di laurea a quella già programmata di aprile che si svolgerà lunedì 23 e martedì 24 marzo. In questa seduta, il corso di laurea in Infermieristica di Modena, a oggi, porterà al traguardo 15 giovani, di cui 10 donne e 5 uomini, provenienti prevalentemente dalla provincia modenese.
“Aggiungendo una seduta straordinaria di laurea – spiega la prof.ssa Paola Ferri, presidente del corso di laurea in Infermieristica di Modena – consentiamo agli studenti che hanno concluso tutti gli esami e la preparazione della tesi di laurearsi un mese prima. Con questa scelta andiamo incontro al desiderio dei laureandi di anticipare il loro ingresso nella sanità e di poter prendersi cura, con la motivazione e la preparazione che li contraddistinguono, dei malati e delle loro famiglie. Ci è sembrato opportuno mantenere anche la seduta di laurea di aprile per consentire ad un ulteriore gruppo di studenti di terminare gli esami e laurearsi”.











