REGGIO EMILIA – Parliamo dei buoni spesa destinati alle persone in difficoltà. Nel comune di Reggio la procedura per ottenerli ha preso il via questa mattina. Tante le domande inoltrate. E si è registrato anche qualche momento di tensione davanti al municipio. Tre le persone sanzionate dai carabinieri per aver violato di decreti Covid.
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Quasi duemila richieste raccolte in meno di cinque ore. A Reggio è iniziata con un’esplosione di domande la gestione dei buoni spesa per le famiglie danneggiate dall’emergenza coronavirus. Il personale del Comune ha lavorato senza sosta nel tenere testa al flusso delle richieste. In particoare, i poli territoriali sono stati subissati da 1200 telefonate e da oltre 700 email da parte di cittadini che hanno chiesto chiarimenti sulla procedura. Il modulo da presentare, c’è tempo fino al 17 aprile, consiste in un’autocertificazione. L’unico canale utilizzabile è quello online. Un’ancora di salvataggio per le persone impossibilitate a utilizzare internet è rappresentata dai quattro sportelli dei Poli sociali, oppure dall’Ufficio relazioni col pubblico di via Farini, che è stato teatro questa mattina di uno spiacevole malinteso, visto che alle 8.30, si sono ritrovate davanti circa quindici persone.
Un numero eccessivo, date le misure in vigore e una situazione pericolosa anche per il mancato rispetto delle regole sul distanziamento. Per questo motivo sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno avuto il compito di presidiare la zona e di sciogliere il raggruppamento. L’accesso allo sportello è stato consentito soltanto ai cittadini che si erano prenotati telefonicamente. Sul posto sono giunti anche i carabinieri.
Il Comune ricorda che per rivolgersi di persona agli sportelli che aiutano nella compilazione è tassativo prenotare l’appuntamento con una telefonata. Questo appunto per evitare assembramenti di persone.
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