REGGIO EMILIA – L’agricoltura e il settore agroindustriale sono ovviamente esclusi dal blocco delle attività, disposto dal Governo per far fronte alla diffusione del contagio da corona virus. Si lavora dunque, ma tra tante difficoltà. Ne abbiamo parlato con i rappresentanti del mondo agricolo nella puntata del settimanale di Telereggio Agri7 in onda questa sera alle ore 21.
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Non è un caso se l’agricoltura è chiamata, settore primario: spesso ce ne si dimentica, ma sette miliardi e mezzo di persone non mangiano smartphone e neppure cedole azionarie. Dunque al tempo del coronavirus l’agricoltura non può fermarsi e, poiché lo slogan dal campo alla tavola è buono per la pubblicità, ma non per la realtà, non può fermarsi neppure il settore agroindustriale. Parliamo di quello che viene prima dei campi e degli allevamenti, i produttori di mangimi, fertilizzanti, fitofarmaci e attrezzature per la meccanica agricola, e di quello che viene dopo, e cioè tutto il settore di trasformazione alimentare e di distribuzione.
Con le telecamere di Agri7 siamo andati ad interpellare i rappresentanti delle associazioni di agricoltori, Coldiretti, CIA Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura e delle cooperative aderenti a Confagricoltura e Legacoop. Con loro abbiamo cercato di fare un quadro dei problemi, perché anche se si lavora, difficoltà e problemi sono quotidiani.
Innanzitutto non tutti hanno continuato a lavorare, pensiamo agli agriturismi o al settore florovivaistico o alla vendita diretta, che tante aziende effettuavano nei mercati contadini. Poi per chi lavora c’è il problema di lavorare in sicurezza e se nei campi il distanziamento è relativamente facile, così non è ad esempio nei caseifici. Ci sono problemi legati ai lavoratori stagionali, alla rete logistica e degli approvvigionamenti per non dire delle esportazioni, che per la nostra agricoltura, e per l’Italia, sono una voce determinante. Insomma tante incertezze, non ultime quelle legate ai provvedimenti di aiuto all’economia varati dal Governo e che devono essere tradotti in pratica, possibilmente senza aggravare la burocrazia che già appesantisce il lavoro di molte imprese.
Mentre giravamo questa puntata di Agri7, ad aggravare il quadro della situazione, è arrivata poi una gelata primaverile e infine la neve. Insomma, si fa la conta dei danni.
L’appuntamento con Agri7 è, come sempre, per questa sera (sabato) alle ore 21,00 e domani in replica alle ore 11.
Paolo Borciani
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