REGGIO EMILIA – Servono operatoti per le residenze per anziani, dove in questa fase di emergenza il personale è esposto a rischi di contagio molto alti e costretto a un impegno straordinario, per garantire la salute e l’assistenza degli ospiti. “E’ un’emergenza tra le meno conosciute e considerate, ma è quella sulla quale occorre mettere in atto attenzioni e impegni straordinari”. Così Roberto Magnani, responsabile delle coop sociali di Confcooperative e della Federazione Diocesana Servizi agli Anziani (FeDiSA) pone l’accento sulle pesanti difficoltà che investono le residenze per anziani (21 strutture con oltre 1.000 ospiti e più di 700 operatori) gestite da cooperative e quelle che, in diverse parrocchie, fanno riferimento alla Federazione nata 20 anni fa dalla collaborazione tra la Diocesi e la centrale cooperativa di Largo Gerra.
Notevoli sono anche “i problemi legati all’approvvigionamento straordinario di Dpi (i dispositivi di protezione individuale)”.

Roberto Magnani
“Per tutti questi motivi – spiega Magnani – chiediamo innanzitutto che queste strutture siano assolutamente equiparate a ospedali e cliniche su tutti i temi che riguardano la tutela della salute di lavoratori e ospiti, così come occorre evitare che si inneschino forme di competizione tra pubblico e privato nella ricerca tanto di dispositivi quanto di personale”.
Sul tema del lavoro, Confcooperative sta operando su tre fronti. “In primo luogo – spiega Magnani – stiamo valutando il possibile reclutamento dei corsisti che nelle scorse settimane stavano portando a termine il percorso di qualifica di operatore socio-sanitario facendo riferimento alla sede reggiana di Irecoop Emilia-Romagna; caso per caso, valutiamo la possibilità che possano prendere servizio in queste condizioni straordinarie”. E ancora: “Stiamo inoltre raccogliendo dati su operatori di centri diurni, la cui attività è ad oggi sospesa, per verificare la possibilità di inserirli in servizi residenziali, e ancora, cerchiamo tra educatori, Operatori tecnici addetti all’assistenza, assistenti di base, assistenti famigliari/badanti persone disposte a essere inserite nelle residenze per anziani come indicato e suggerito dalla stessa Regione Emilia Romagna”.
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