CIVAGO (Villa Minozzo, Reggio Emilia) – I resti dell’elicottero scomparso giovedì in Alto Appennino sono stati individuati questa mattina sul monte Cusna, in un vallone nell’area tra il rifugio Battisti e il rifugio Segherie. Trovati anche i cadaveri – cinque in una prima fase e due successivamente – delle persone che erano a bordo del velivolo: il pilota, veneto, Corrado Levorin, e sei passeggeri, quattro manager turchi e due libanesi, Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. Non ci sono sopravvissuti.
L’elicottero si è schiantato sul greto di un torrente, il Lama, nei pressi di Lama Lite nella zona compresa tra i rifugi Battisti e Segheria, non lontano dalla strada forestale. La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell’impatto aeronautica militare, soccorso alpino, guardia di finanza e carabinieri di Castelnuovo Monti. L’area è stata posta sotto sequestro.

I soccorritori sul posto (foto Telereggio/Reggionline)
L’avvistamento è avvenuto da parte di un elicottero del 15° Stormo dell’aeronautica, dopo la segnalazione di un escursionista. Una individuazione resa possibile da alcuni alberi bruciati.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta di sicurezza e disposto l’invio di un proprio investigatore sul luogo dell’incidente.
E80 Group: “Profondo dolore per vittime”
“E’ con profondo dolore e cordoglio che E80 Group ha appena appreso della tragica scomparsa dei passeggeri e del pilota dell’elicottero decollato da Capannori (Lucca), in occasione della manifestazione internazionale dedicata al tissue, nella mattinata di giovedì e diretto a Treviso. Il Gruppo si stringe intorno alle famiglie, ai colleghi e agli amici delle vittime, nel rispetto del riserbo dovuto per il delicato momento e del lavoro delle autorità, ancora impegnate nelle operazioni di ricerca e nell’accertamento della dinamica dell’incidente”. Così in una nota l’azienda di infralogistica di Viano che aveva ingaggiato l’elicottero disperso giovedì scorso.
“E80 Group – prosegue la nota – si era attivata fin da giovedì, sia collaborando con le autorità sia attivando un canale di comunicazione con le società di provenienza dei visitatori, al fine di agevolare i contatti con il nostro Paese. Si ringraziano le forze dell’ordine, i corpi di soccorso, i volontari e tutti coloro che sono intervenuti a vario titolo nelle operazioni di ricerca”.
L’arrivo dei primi soccorsi
Il titolare della Roto-Cart: “Speranze purtroppo finite, siamo costernati e senza parole”
“Le speranza purtroppo sono finite. Siamo costernati e senza parole. Abbiamo sperato fino all’ultimo, invece è finita nel peggiore dei modi”: lo dice all’Ansa Giuliano Gelain, amministratore Unico della Roto-Cart Spa, l’azienda di Castelminio di Resana, nel Trevigiano, specializzata nella produzione di carta per usi domestici verso cui era diretto l’elicottero caduto. Da tre giorni l’elicottero faceva la spola al mattino e al pomeriggio tra la Toscana e il Veneto per portare i buyer a vedere il nuovo stabilimento. “Grande è il mio dispiacere, e quello di tutta l’azienda, nell’apprendere la drammatica notizia – sottolinea Gelain -. Siamo addolorati perché li aspettavamo e li avremmo conosciuti volentieri, come è stato con i gruppi che li hanno preceduti, invece il momento di gioia e collaborazione che avrebbe dovuto aver luogo giovedì, si è trasformato in orribile tragedia. Ci uniamo al dolore dei familiari delle persone coinvolte nella sciagura – conclude – ai quali porgiamo il nostro cordoglio”.
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