VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – “Si ritiene che l’incidente sia stato causato da un impatto in volo con gli alberi. Ciò sarebbe avvenuto in seguito a una valutazione non corretta da parte del pilota delle condizioni metereologiche presenti nella zona dell’incidente dove la visibilità era limitata”.
E’ la conclusione della relazione della Ansv, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, che ha chiuso l’inchiesta sull’incidente avvenuto sul Monte Cusna il 9 giugno 2022: l’elicottero precipitato nel greto del torrente Lama. Erano morti il pilota, Corrado Levorin, e i sei manager a bordo dell’Agusta Koala, quattro turchi e due libanesi. I resti del velivolo e i corpi delle vittime erano stati ritrovati dopo tre giorni di ricerche, grazie alla segnalazione di un escursionista.
Il mezzo era stato noleggiato dalla E80 di Viano. Quel giorno era partito alle 7:32 dall’aeroporto di Lucca, diretto nel Trevigiano dove i dirigenti avrebbero dovuto visitare alcune aziende. Secondo quanto emerso dall’indagine, l’incidente si è verificato dopo 20 minuti, alle 7.52: l’elicottero era finito contro gli alberi in località Rio Lama a Villa Minozzo, a circa un km dal Rifugio Battisti; era precipitato al suolo sul letto del torrente e si era incendiato. Nessuna speranza per il pilota e i passeggeri, l’Agusta Koala era stato completamente distrutto. Non sono emerse anomalie tecniche.
Corrado Levorin aveva alle spalle quasi 700 ore di volo su elicottero e tutte le abilitazioni. Sulla zona c’erano però nuvole molto basse, come hanno testimoniato le immagini del servizio meteo regionale e i video che uno dei passeggeri avevo mandato al figlio prima dello schianto. La visibilità era molto limitata e probabilmente il pilota, nel tracciare la rotta, non aveva la corretta percezione della situazione. “E’ probabile – si legge nella relazione – che abbia cercato di tenersi al di sotto del fronte nuvoloso, seguendo la gola che unisce il Monte Cusna al Sasso del Morto. Nel mantenere questa traiettoria, è possibile che il rotore principale abbia impattato due faggi ad alto fusto. E’ seguita la caduta verticale al punto di impatto e il successivo incendio”.
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