REGGIO EMILIA – Ieri sera è intervenuto per la prima volta in pubblico da quando è stato messo sotto protezione Elia Minari, fondatore nel 2009 dell’associazione antimafia Cortocircuito. E lo ha fatto durante la nostra trasmissione “Il Graffio”.
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-“E’ stato un periodo emotivamente intenso, ma si va avanti con l’entusiasmo di sempre”. Non si fermerà certo ora l’attività dell’associazione Cortocircuito e del suo fondatore Elia Minari. Ora che Minari è stato messo sotto protezione. Dalle parole di un detenuto in carcere infatti è emerso il rischio per la sua incolumità e il Prefetto di Reggio Jolanda Rolli ha disposto un provvedimento di tutela per garantire la sua sicurezza. Autore di diverse inchieste, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata da oltre 10 anni, Minari era già stato oggetto di minacce. Durante la nostra trasmissione “Il Graffio” ha ringraziato per la grande solidarietà ricevuta: “Dalle istituzioni, dalle associazioni, dai singoli cittadini, è una comunità coesa e sempre più consapevole”.
Da alcuni mesi l’associazione Cortocuito gestisce anche lo ‘Sportello Legalità e Giustizia’ del Comune di Reggio, dove vengono ascoltate testimonianze e offerta consulenza legale, anche su vicende delicate. “In pochi mesi oltre 60 persone si sono rivolte allo sportello. Emergono segnali, come alcune compravendite immobiliari di soggetti noti, che vengono poi analizzate anche per capire coma sta cambiando il contesto legato alla criminalità”.
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