REGGIO EMILIA – Dopo la “chiamata alle armi” dei giorni scorsi della Cgil per quanto concerne le elezioni delle Rsu nel comparto scuola e pubblico impiego del 14, 15 e 16 aprile, anche la Cisl Emilia Centrale si è fatta sentire.
Il sindacato di via Turri punta l’accento sulla “difesa della scuola reggiana, dei suoi docenti e del personale Ata, bersagliati da tagli d’organico, stipendi troppo bassi e da quelle che il sindacato definisce ‘molestie burocratiche'”. Ciro Fiore, segretario generale aggiunto di Cisl Scuola Emilia Centrale, parla di compiere “un gesto dirompente, un’azione collettiva per rivendicare con forza la centralità del sistema di istruzione nelle scelte politiche del nostro Paese. Ci siamo preparati a questo importante appuntamento con la forza di un sindacato riformatore e responsabile, che crede fermamente nel confronto e nel negoziato come strumenti privilegiati per la tutela dei diritti. Tutte cose che si raggiungono partecipando ai tavoli, confrontandosi con la politica e non combattendola ideologicamente”.
Fiore ha poi rimarcato le peculiarità della situazione della scuola reggiana, che “richiede un’analisi approfondita e risposte mirate. Continuiamo ad assistere a politiche di razionalizzazione e a cali di organico mentre, proprio in una situazione di calo demografico che consentirebbe finalmente di superare le ‘classi pollaio’, si dovrebbe agire in modo diverso da questa visione miope, che rischia di far perdere di vista il vero focus della scuola. Bisogna invece investire nelle competenze di tutto il personale, garantendo adeguati stipendi e riconoscimenti professionali”.