REGGIO EMILIA – L’immagine che chiude la campagna elettorale a Reggio Emilia di Stefano Bonaccini, a quattro giorni dalle regionali di domenica, è quella di una bandiera europea formato maxi stesa davanti al Comune nel cuore del centro storico.
Per i titoli di coda il governatore uscente ha scelto infatti piazza Casotti, già palcoscenico elettorale anche durante le europee e amministrative. Una piazza speranzosa e multiforme affollata da circa 300 persone decise a riconfermare Bonaccini; una piazza che vede in lui l’amministratore giusto per questa regione.
Il sipario sulla campagna cala dopo numerose visite sul territorio, dalle tappe nella Bassa dove ha incontrato i suoi sostenitori, alla zona ceramica. La sfida con la candidata Lucia Borgonzoni non ha avuto battute d’arresto o zone d’ombra. Gli onori di casa li ha fatti il sindaco di Reggio Luca Vecchi, tra gli amministratori emiliani presenti, oltre a tutti i candidati reggiani delle liste a sostegno del centrosinistra, anche Pizzarotti che nel suo endorsement a Bonaccini ha sottolineato come l’eccellenza regionale passi anche da Parma grazie al titolo di capitale della cultura 2020.
Tra i temi toccati nel comizio anche la critica alla Lega che ha scelto di chiudere la campagna a Bibbiano, scelta bollata come vero e proprio sciacallaggio. Bonaccini ha ribadito come dal voto emiliano romagnolo passi anche il futuro dei valori e dell’identità che l’ha da sempre contraddistinta. “Prima ancora del programma – ha spiegato – c’è un’idea di società diversa da quella dei nostri avversari”. Poi, dal palco ha rilanciato con la promessa di una nuova misura: il trasporto scolastico gratuito, che possa dare una mano a chi vuole rinunciare all’auto privata e aiutare anche l’ambiente.
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