REGGIO EMILIA – Sanità, lavoro, ambiente. I tre temi caldi della campagna elettorale per le regionali sono stati al centro anche dell’ultima puntata del Graffio dedicata al voto di domenica e lunedì. I candidati del centrosinistra, Mammi del Pd e Guidetti di Azione, hanno chiesto di votare De Pascale per salvare la sanità pubblica; Tarquini della lista civica che sostiene Elena Ugolini ha invece criticato il modello sanitario dell’Emilia Romagna.
“E’ il tema dei temi su cui tutti ci stiamo impegnando con una proposta chiara: vogliamo salvare la sanità pubblica e universale del nostro Paese, la più grande conquista del Novecento”, ha detto Alessio Mammi.
“Evitiamo di avere tra vent’anni una regione con anziani che non sappiamo come gestire, e giovani medici e infermieri che vanno altrove perché qui non c’è un sistema in grado di accoglierli se non dentro a un sistema partitico”, la posizione di Giovanni Tarquini.
“La scelta privata intanto comporta una spesa maggiore per le famiglie, e non copre tutte le persone che ne hanno bisogno. La sanità pubblica è un valore che va difeso a tutti i costi”, ha aggiunto Claudio Guidetti.
Visioni diverse sul futuro della sanità e anche sulla centralità della questione ambientale, che a Reggio, dopo l’alluvione, è particolarmente sentita. Nicolini di Forza Italia ha attaccato l’ideologia del consumo zero di suolo e chiesto di favorire la costruzione di nuove case. Decisa la contrarietà di Burani dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
“Quando il mercato chiede case in affitto, l’unica soluzione è costruire nuove case – ha detto Gianluca Nicolini – Lo sviluppo sostenibile prima di tutto è fatto per le persone. L’ideologia del consumo zero lasciando la gente per strada o a litigarsi una camera a 700 euro al mese è demagogia”.
“Prima di andare a cementificare in una regione che lo ha fatto più di tutte le altre insieme a Lombardia e Veneto, prima andiamo a recuperare quello che già abbiamo, con un lavoro di efficientamento energetico per diminuire le spese delle famiglie che già faticano a pagare l’affitto”, ha replicato Paolo Burani.
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