REGGIO EMILIA – Meno di due anni fa, alle politiche del marzo 2018, il Movimento 5 stelle era il primo partito in Italia e anche nel Reggiano, dove sfiorava il 30%. Eppure sembra passata una vita.
Lo sanno i grillini stessi, che definiscono quella appena finita come la “più difficile campagna elettorale” e quello che stanno passando come il più difficile “momento della storia del movimento” che proprio in Emilia Romagna, e in Emilia in particolare, 10 anni fa agli albori aveva suscitato i primi dibattiti arrivando nel 2012 alla conquista della guida di Parma.
Il candidato Simone Benini prende poco più del 4%, la coalizione poco più del 5%. Nessun consigliere reggiano siederà nell’aula dell’assemblea, dove entrano solo Silvia Piccinini e Giulia Gibertoni. “E’ stata una campagna partita in ritardo – le parole della vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni – Rivendico di esserci presentati da soli e non col Pd. Si è parlato solo di persone, anche di chi non c’era come Salvini, e non di programmi”.
Ci sono state le dimissioni da capo politico di Luigi Di Maio poco prima del voto delle Regionali, c’è la necessità di ripartire dagli stati generali convocati per marzo. “Faremo una profonda riflessione, saremo comunque noi stessi”.
Reggio Emilia Movimento 5 Stelle M5S Maria Edera Spadoni Elezioni regionali 2020