REGGIO EMILIA – Un vero colpo di scena sulle candidature del Partito Democratico reggiano alle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre. L’ex sindaco di Reggio, Luca Vecchi, si è ritirato dalla competizione elettorale ed ha affidato ad una lunga lettera le sue motivazioni.
“E’ di tutta evidenza – scrive – che il percorso e il dibattito di questi mesi ci consegna una situazione ad oggi non risolta circa i criteri e i nomi con i quali comporre definitivamente la lista di tre donne e tre uomini del Pd. Ho grande stima e rispetto dell’impegno dei miei tre compagni di partito, Alessio Mammi, Andrea Costa e Federico Amico, che hanno svolto un ottimo lavoro in questi cinque anni.
E ancora: “La situazione in cui siamo – scrive con una punta di amarezza – è oggettivamente in una fase di impasse. Per questo ho deciso, per responsabilità e con generosità, di togliere la mia disponibilità alla candidatura con l’auspicio che questa decisione possa essere vissuta come un fatto utile a superare l’impasse”.
“Continuerò – conferma l’ex sindaco – il mio impegno a sostegno di Michele De Pascale, a sostegno del Partito Democratico che continuerà ad essere la mia comunità politica“.
Domani sera, lunedì, è prevista la direzione provinciale inizialmente prevista per sabato, e poi rinviata proprio per le note difficoltà a trovare un accordo definitivo sui nomi. La riunione dirà la parola definitiva su chi sarà in corsa. Vecchi, sindaco di Reggio per due mandati, era stato indicato dai circoli cittadini del Partito Democratico che avevano lanciato la sua candidatura. Da subito erano emersi i problemi: troppi candidati, pochi posti e nessuno disposto a fare un passo indietro.
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La lettera aperta di Luca Vecchi
Le imminenti elezioni regionali di novembre rappresentano un passaggio storicamente fondamentale, non solo per la nostra regione, ma più in generale per l’intero paese. Fanno seguito, di pochi mesi, al rilevante risultato ottenuto dalle coalizioni di centro sinistra nella maggioranza delle città e dei comuni andati al voto, rappresentano il compimento di un ciclo di governo della regione Emilia Romagna che sotto la guida di Stefano Bonaccini ha ottenuto risultati rilevanti in tantissimi ambiti confermando l’Emilia Romagna come una delle più importanti regioni d’Europa.
La sperimentazione di coalizioni larghe nei comuni, premiata diffusamente dagli elettori, ha trovato anche a Reggio Emilia la cifra di un risultato straordinario e non scontato.
La candidatura di Michele De Pascale alla guida di un’ampia coalizione di centro sinistra rappresenta la scelta migliore per continuare a dare ai cittadini della nostra regione un futuro di speranza e di buon governo.
In questi mesi, dopo il termine del mio mandato da sindaco, ho raccolto con piacere, e talvolta con sorpresa, una sollecitazione diffusa di tanti reggiani a proseguire un impegno e a offrire questo contributo con la candidatura alle elezioni regionali. Quanto accaduto nelle assemblee dei circoli della città e in diversi contesti della provincia nei giorni scorsi non è altro che la concreta rappresentazione di questa spinta. In questo senso sento il dovere di ringraziare i tanti in città e in provincia che in tal senso si sono spesi. Perché penso che il consenso non può mai essere dato per scontato.
Ho ritenuto, ad un certo punto, che fosse anzitutto un atto di responsabilità e di generosità offrire al mio partito la disponibilità alla candidatura con l’intento di rendere politicamente ed elettoralmente più forte la lista, corrispondendo ad un giusto bisogno di rappresentanza politica e territoriale della città ed aiutando Michele De Pascale nel modo sostanzialmente più efficace, quello di cercare di alzare al massimo il risultato elettorale del partito democratico a Reggio Emilia.
E’ di tutta evidenza che il percorso e il dibattito di questi mesi ci consegna una situazione ad oggi non risolta circa i criteri e i nomi con i quali comporre definitivamente la lista di tre donne e tre uomini del Partito Democratico.
Ho grande stima e rispetto dell’impegno dei miei tre compagni di partito, Alessio Mammi, Andrea Costa e Federico Amico che hanno svolto un ottimo lavoro in questi cinque anni seppure in ruoli e modi diversi tra loro.
L’aspettativa di dare continuità ad un primo mandato è assolutamente comprensibile e doverosamente rispettabile.
Come d’altra parte è politicamente ineludibile l’istanza dei circoli e di tanti ambienti della città di trovare una giusta rappresentanza attraverso una propria credibile proposta.
Le città, non solo Reggio Emilia, sono contesti territoriali e sociali che nella propria integrazione con il territorio provinciale e non di meno nel rapporto con tutte le città della regione, contribuiscono ogni giorno a integrare il progetto politico di governo di una grande regione come l’Emilia Romagna.
L’ho toccato con mano ogni giorno nella mia esperienza di sindaco. Non c’è Regione senza le Città e viceversa. Non c’è città senza un rapporto quotidiano con l’intero territorio provinciale e viceversa. Non sono due contesti separabili e avulsi l’uno all’altro.
D’altra parte Reggio Emilia è storicamente una delle più importanti città italiane nella storia della sinistra e del riformismo ed il capoluogo non ha mai mancato di offrire il proprio contributo di competenza, di partecipazione, di progettualità alla realizzazione delle migliori politiche pubbliche in tantissimi settori. Tutto ciò non è merito di uno solo, ma è l’esito storico di una grande esperienza collettiva.
La situazione in cui siamo e’ oggettivamente in una fase di impasse.
Penso che il compito di un gruppo dirigente, di cui tutti facciamo parte, sia quello di affrontare i nodi, individuare soluzioni, politicamente motivate, e assumere decisioni che consentano i necessari passi avanti.
Ho seguito con grande attenzione il percorso di questi mesi e credo però che il momento delle decisioni non possa essere procrastinato oltre. Lo impone la responsabilità, lo impone la necessità di avviare tempestivamente una campagna elettorale con la giusta motivazione e determinazione.
Per questo penso sia giusto fare la mia parte, sperando di portare un contributo utile a sbloccare una situazione, a consentire un passo avanti in vista della discussione della direzione di domani.
Per questo ho deciso, per responsabilità e con generosità, di togliere la mia disponibilità alla candidatura con l’auspicio che questa decisione possa essere vissuta come un fatto utile a superare l’impasse.
Ho sempre vissuto lo spirito del mio impegno politico e amministrativo con la forza delle idee, la coerenza dei valori, e la volontà di unire una comunità anche difronte alle complessità.
Chi ha fatto il sindaco sa che questo spirito deve quotidianamente accompagnarti.
E d’altra parte penso che ogni percorso di candidatura, a tutti i livelli, debba essere vissuto dentro un esperienza collettiva, senza mai piegarsi alla sola e pur legittima aspirazione individuale.
Prima dell’io c’è il Noi. E’ un principio per me non negoziabile. Sono fatto così.
Dinnanzi ad ogni legittimo interesse particolare è compito di un dirigente cogliere e vedere dove si colloca l’interesse generale ed il bene comune.
So bene che questa mia decisione non sarà per tutti semplice da accettare, so bene che questa decisione non risolve il tema politico posto da tanti elettori della città e mi auguro che questo passaggio aiuti tutti a fare tesoro per il futuro della serietà delle istanze uscite dalla assemblea della città.
Continuerò il mio impegno a sostegno di Michele De Pascale, continuerò il mio impegno a sostegno del partito democratico che continuerà ad essere la mia comunità politica. Portare a compimento positivamente il risultato elettorale delle elezioni regionali è la priorità e viene prima di ogni altra considerazione.
Luca Vecchi
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