REGGIO EMILIA – Quasi un terzo degli elettori della città che l’8 e il 9 giugno scorsi alle Europee hanno votato per i partiti del centrodestra, sulla scheda delle Comunali hanno messo la croce sul simbolo della lista Tarquini. E’ questo uno degli aspetti più appariscenti del comportamento dell’elettorato reggiano di centrodestra nella recente tornata elettorale. Nel voto per il Parlamento Europeo, le liste di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno ottenuto complessivamente 24.613 voti. Quando però hanno avuto tra le mani la scheda per il Consiglio comunale, circa 7mila elettori hanno fatto una scelta diversa. Rispetto alle Europee, Fratelli d’Italia ha perso quasi 5mila voti, Lega e Forza Italia un migliaio a testa. Proprio il partito di Giorgia Meloni è stato, un po’ a sorpresa, quello più penalizzato da questo fenomeno. La stragrande maggioranza di questi elettori ha optato per la lista Tarquini, che ha conquistato 6.523 voti. Qualche centinaio di voti è andato probabilmente ad Alleanza Civica, che esprimeva la candidatura di Giuliana Reggio.
Questi flussi indicano forti dinamiche interne al centrodestra. Assai più deboli sono invece i flussi arrivati dall’esterno. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, come si diceva, hanno conquistato nel voto europeo 24.613 voti. Alle Comunali il candidato sindaco Giovanni Tarquini ha raccolto 25.237 voti: circa 600 in più di quelli ottenuti dai partiti della coalizione.
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