REGGIO EMILIA – Cinque referendum abrogativi, che chiedono cioè l’abrogazione totale o parziale di leggi o atti con valore di legge esistenti. Quesiti, tutti sul tema della giustizia, promossi da Lega e Radicali. La platea degli elettori reggiani interessata da questa tornata referendaria è formata da circa 385mila cittadini.
La consultazione sarà valida se verrà raggiunto il quorum, dovrà cioè partecipare la maggioranza degli aventi diritto al voto. Aventi diritto il cui numero, nel comune capoluogo, è di 120mila persone.
I seggi rimarranno aperti nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo spoglio partirà dai referendum, per poi passare, dalle 14 del lunedì, alle schede per le Comunali. Nella giornata del 12 giugno, infatti, si svolgono anche le amministrative. Nel reggiano, l’unico comune interessato è Campegine, dove sono 3962 gli elettori chiamati a scegliere il sindaco e a rinnovare il Consiglio comunale. Due le liste in corsa, che contano complessivamente 24 aspiranti consiglieri.
Sulla scheda si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. Viene eletto primo cittadino il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Le elezioni, anche nel post-pandemia Covid 19, prevedono ancora misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi: è ‘raccomandato’, ma non più obbligatario, l’uso della mascherina, l’elettore dovrà personalmente riporre le schede nell’urna e i seggi saranno sanificati. E’ assicurato, poi, il voto, oltre a chi è in ospedale, anche a coloro che sono a casa in quarantena o in isolamento fiduciario.