REGGIO EMILIA – Mai come in questa tornata elettorale il peso decisionale maggiore l’avranno le segreterie nazionali dei partiti. Vale anche per il Pd.
In periodo estivo e visti i tempi stretti, appare impercorribile la strada delle primarie, prevista dallo statuto. Il termine per presentare le liste è fissato il 22 agosto. Le regole per stilare i nomi saranno oggetto della riunione della direzione nazionale dei dem, convocata martedì prossimo alle 9 a Roma. La segreteria regionale e quella provinciale si muoveranno subito dopo. Le scelte andranno bilanciate tenendo conto di un panorama profondamente cambiato rispetto al 2018, a partire dal numero di parlamentari eleggibili che passa da 945 a 600.
Per i reggiani significherà poter esprimere al massimo cinque rappresentanti tra Camera e Senato. Quattro anni fa ne furono eletti nove, quattro dei quali del Partito Democratico: Antonella Incerti, Vanna Iori, Andrea Rossi e Graziano Delrio. Le prime due, già al secondo mandato, è probabile che si facciano da parte.
La necessità di dover garantire l’equilibrio tra uomini e donne potrebbe concedere una possibilità alla consigliera regionale Roberta Mori e al sindaco di Correggio Ilenia Malavasi. Una candidatura, quest’ultima, che però è tutta in salita visto che sarebbe necessaria la rinuncia al ruolo di primo cittadino. Le dimissioni, secondo la normativa sull’ineleggibilità di chi amministra un territorio con più di 20mila abitanti, andrebbero presentate entro 7 giorni dalla pubblicazione del decreto di scioglimento delle Camere.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia pd reggio emilia crisi Governo dimissioni Draghi elezioni anticipateCrisi di governo, Zanichelli: “Alleanza aperta con chi condivide i nostri punti”. VIDEO