REGGIO EMILIA – Reggio al voto. Oggi e domani tutti i 410.877 elettori reggiani sono chiamati alle urne per scegliere i 15 europarlamentari della Circoscrizione Nord-Est su 760 totali, 76 gli italiani. In 31 comuni si voterà anche per rinnovare sindaci e consigli comunali.
Seggi aperti oggi dalle ore 15 alle 23 e domani, domenica, dalle 7 alle 23. 341.917 i reggiani chiamati alle urne per le elezioni amministrative, suddivisi in 394 sezioni. 160 quelle aperte nel capoluogo, dove i potenziali elettori sono 128.295. Le operazioni di scrutinio per le europee inizieranno già domani sera appena concluse le votazioni, mentre lo scrutinio per le comunali comincerà lunedì alle 14. Gli elettori dovranno fare attenzione perché le modalità di voto sono differenti tra elezioni europee e comunali. Per le europee, scheda marrone, gli elettori potranno scegliere tra 12 liste, barrando il simbolo di quella prescelta ed esprimendo fino a tre preferenze, con l’obbligo nel caso si scelgano più candidati, di indicare sempre almeno un uomo e una donna. Nel caso si indichino solo due candidati del medesimo sesso, la seconda preferenza non sarà ritenuta valida. Per le elezioni comunali, invece, è necessario distinguere tra i comuni con meno o più di 15mila abitanti.
Nei 28 comuni reggiani con meno di 15mila abitanti, l’elettore può barrare semplicemente il simbolo della lista scelta o il nome del sindaco a fianco ed esprimere fino a due preferenze per i consiglieri comunali, rispettando anche in questo caso, l’alternanza di genere. Sarà eletto Sindaco il candidato più votato anche se non raggiunge la maggioranza assoluta. Per i centri maggiori, Reggio Emilia, Scandiano e Casalgrande, l’elettore ha a disposizione tre diverse modalità di voto. Una è quella del voto per sindaco e lista, in cui l’elettore segna solo il simbolo di una lista e, così facendo, vota sia per la lista che per il candidato a sindaco collegato. La seconda è quella di votare solo per il sindaco, segnando il rettangolo con il nome del candidato prescelto. In questo caso, però, il voto non si trasferisce a nessuna lista, anche se il candidato è collegato a una sola lista. La terza opzione è rappresentata dal voto disgiunto. L’elettore può votare, infatti, una lista segnando il contrassegno della lista prescelta e il candidato sindaco di un altro raggruppamento, segnando il riquadro in cui è riportato il nome e il cognome del prescelto. In tutti questi casi resta valida la possibilità di esprimere un massimo di due preferenze per il consiglio comunale. Nei comuni con più di 15mila abitanti se nessuno dei candidati raggiunge la maggioranza assoluta al primo turno, si ricorre al ballottaggio tra i due più votati, che si svolgerebbe eventualmente domenica 23 e lunedì 24 giugno.
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