REGGIO EMILIA – Come si sono comportati gli elettori progressisti in città l’8 e il 9 giugno? Che scelte hanno fatto nell’urna coloro che non stanno con il centrodestra? L’analisi delle differenze tra voto europeo e voto per le Comunali offre una serie di elementi di interesse.
Il primo è questo: alle Europee, le liste di centrosinistra e quella del M5S nel capoluogo di provincia hanno ottenuto 48.091 voti. Nel voto amministrativo le stesse liste hanno ottenuto 41.906 voti e Marco Massari è stato eletto sindaco con 4Aggiungi articolo2.598 voti. Tra il voto delle Europee e quello a Massari c’è dunque uno scarto di 6.185 voti. Per chi hanno votato questi elettori? La risposta più probabile è: hanno votato per Fabrizio Aguzzoli e Paola Soragni, che hanno ottenuto complessivamente 6.174 voti.
Seconda domanda: chi sono gli elettori che hanno messo la croce sul nome di Aguzzoli o su quello di Paola Soragni? Per chi hanno votato alle Europee? Una buona parte di loro ha votato per il M5S. I grillini nel passaggio tra Europee e Comunali hanno perso 2.812 voti. Ma per raggiungere il numero di consensi raccolti da Aguzzoli e Soragni ne mancano più di 3mila. Segno che i due ex esponenti 5 Stelle hanno pescato anche altrove. Tutte le liste di centrosinistra hanno preso alle Comunali meno voti che alle Europee. Sulla lista Massari sono confluiti voti dal Pd, da Azione e da Uniti per Reggio Emilia. Ma Verdi e Possibile e Sic hanno ottenuto complessivamente 1.604 voti in meno del risultato di Alleanza Verdi e Sinistra alle Europee.
Infine, c’è anche da notare che meno della metà dei 1.945 reggiani che alle Europee ha votato la lista Pace terra e dignità di Santoro ha poi scelto Gianni Tasselli come candidato sindaco alle Comunali di Reggio. In un prossimo servizio vedremo qual è stato il comportamento degli elettori del centrodestra.
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