REGGIO EMILIA – Eletta Bertani è stata deputata nelle file del Pci per due legislature, dal 1976 fino al 1983. In quegli anni il Parlamento ha varato leggi che sono diventate pilastri fondamentali per il nostro Paese. Vicino a lei sugli scranni di Montecitorio c’era Enrico Berlinguer. “Sono stati anni importanti, abbiamo approvato leggi come quella sul divorzio, sull’aborto, sulla parità uomo-donna sul lavoro”.
Eletta da giovanissima aveva iniziato a lavorare alla Fgci, poi dopo un breve periodo all’Udi, alla Federazione reggiana del Pci. È stata Consigliere comunale, assessore alla Scuola del Comune di Reggio dal 1985 al 1990 e dal 1994 al 2000 prima Presidente di Reggio Children. Ha partecipato alla nascita dell’Ulivo e del Pd. Negli ultimi tempi è stata anche molto attiva nell’Anpi. Nel 2021 ha scritto la sua autobiografia “Cercando la rotta – Una donna e il suo tempo”. Lo scorso 9 dicembre, a 25 anni dalla morte di Nilde Iotti, la prima presidente della Camera donna della storia della Repubblica italiana, la città di Reggio ha voluto ricordare il suo impegno sociale e politico consegnando il Primo Tricolore a tre persone a lei vicine: tra loro appunto Eletta Bertani, insieme a Ione Bartoli e Loretta Giaroni. “E’ stato un modo per riconoscere il ruolo delle donne che si sono impegnate in politica”.
Lucida l’analisi di Eletta Bertani sull’astensionismo di oggi e la poca fiducia dei giovani nei confronti della politica. “La politica non dà oggi la mogliore versione di sé, troppo personalismo, noi abbiamo fatto le cose insieme. Ma la partecipazione è fondamentale per la democrazia, lo dico soprattutto ai giovani, abbimamo bisogno di linfa nuova”.