REGGIO EMILIA – 185.973: tante erano le visite e gli esami specialistici che risultavano ancora da erogare alla fine del 2021 nella nostra provincia. Quasi 186 mila reggiani, cioè, erano in attesa di ricevere una prestazione di specialistica ambulatoriale prenotata con il servizio Cup.
Il dato, aggiornato al 6 dicembre scorso, è stato fornito dalla Regione su richiesta del consigliere di Fratelli d’Italia Marco Lisei che ha presentato in assemblea regionale un’interrogazione. In tutta l’Emilia Romagna il dato è di 1 milione e 75mila visite specialistiche non erogate a causa del Covid.
Scorrendo l’elenco delle varie specialità, è la Radiologia la branca in cui si sono registrati i ritardi maggiori: più di 38.500 persone erano in attesa di una prestazione. Segue l’Oculistica con 25mila visite non erogate e la Cardiologia con 21mila. Seguono la Dermatologia, l’Odontoiatria e l’Otorinolaringoiatria. Le specialità in cui i tempi, al momento, sono più stretti sono la Medicina nucleare con 19 prestazioni in attesa, la Chirurgia vascolare con 93 per poi salire alle 336 della Neurochirurgia.
Tra tutte le province emiliane, Reggio Emilia ha il dato più alto, ma i numeri forniti dalla Regione sono assoluti e non rapportati alla popolazione. Alcune specialità, poi, sono presenti in alcuni territori e non in altri. Una situazione diretta conseguenza della pandemia. Da mesi, ormai, e sulla base dell’andamento delle diverse ondate, la necessità di destinare personale e risorse alle attività legate al Covid sta inevitabilmente rallentando le prestazioni non urgenti.
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