REGGIO EMILIA – “La maggior parte di noi è d’accordo a non iscriversi, aspettando una sanatoria. Stiamo facendo circolare la notizia perché non tutte le persone coinvolte sono state avvisate”.
Un titolo di laurea che di punto in bianco ha smesso di essere valido. Risale al 22 giugno la mail di Unimore che ha messo al corrente di questa destabilizzante notizia circa quattrocento educatrici della fascia 0-3 anni. Circa un decimo rispetto a quelle coinvolte in tutt’Italia. Manifestando davanti alla sede del dipartimento di Scienze dell’Educazione, all’ex seminario, le lavoratrici riunite nel Comitato Difesa Professionale Educatrici Educatori, promosso dall’Adl Cobas, hanno detto ‘no’ alla proposta giunta dall’ateneo che consiste in un percorso integrativo con esami e tesi, al costo di 550 euro di tasse. Nell’arco di 60 giorni potrebbe diventare realtà la sanatoria annunciata ieri dal ministero dell’Istruzione, legata a un apposito emendamento che dovrà essere tramutato in legge.
Un problema che è rimasto latente per anni quello delle lauree che erano abilitanti soltanto in apparenza. La magagna è emersa all’estero quando un diploma è stato vagliato nel momento dell’assunzione di una lavoratrice italiana
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