REGGIO EMILIA – I racconti di 15 tra insegnanti e studenti dell’istituto “Canossa”, dove Andrea Davoli insegnava prima di essere sospeso dopo l’arresto del 19 agosto scorso. Li ha depositati il sostituto procuratore Maria Rita Pantani nell’udienza delle ultime ore relativa al caso del 52enne educatore di Comunione e Liberazione, indagato per atti sessuali con minorenne.
Un’udienza servita anche per nominare, da parte del gip e da parte della stessa procura, i periti che adesso avranno tempo fino al 15 dicembre per consegnare due relazioni: una sulla 14enne con la quale l’educatore ha ammesso di avere avuto rapporti intimi, un’altra sull’amica della ragazzina, che avrebbe raccolto le confidenze della giovanissima. I quesiti cui i consulenti dovranno rispondere riguardano la capacità a deporre delle ragazzine e l’eventuale inferiorità psicologica della 14enne al momento dei fatti.
Il primo incontro intimo risale all’aprile scorso, quando il 52enne accompagnò il gruppo di ragazzi a un ritiro pre pasquale a Rimini, ma tra i due ci furono vari momenti, soprattutto nell’auto di lui quando la ragazza usciva da scuola. Finora, nessuno dei due ha negato la relazione ed entrambi hanno sostenuto si sia sempre trattato di rapporti consenzienti: la domanda principale a cui rispondere è appunto in che condizione psicologica fosse la ragazzina di fronte a un uomo adulto e se abbia pesato il fatto che il 52enne possa rappresentare per lei una figura autorevole. Dopo che queste perizie saranno state depositate, verrà fissato l’interrogatorio protetto delle due ragazzine.
L’avvocato difensore di Davoli, Liborio Cataliotti, attende di esaminare le 15 testimonianze depositate nelle ultime ore per decidere se fare nuovamente istanza dei domiciliari per l’educatore.
Reggio Emilia Comunione e Liberazione Andrea Davoli educatore indagato sesso con minori