REGGIO EMILIA – Il Piano Casa annunciato dalla Regione può rappresentare una svolta per il patrimonio di edilizia pubblica. Ne è convinto Federico Amico, che da tre mesi è stato indicato dalla Conferenza degli enti della Provincia alla guida di Acer. Oggi l’Agenzia gestisce più di 5.200 alloggi di proprietà dei Comuni, ma circa il 13 per cento degli appartamenti è vuoto.
“Di questi 5.200, 700 circa sono in condizioni da non poter essere assegnati. Hanno bisogno di un intervento strutturale – ha detto Amico ospite dell’ultima puntata di Decoder, su Telereggio – In buona parte dei casi il ripristino richiede dai 15-20mila euro fino a 50mila euro”.
I Comuni queste risorse non le hanno e questo allunga le liste d’attesa. “In questo momento 1.600 nuclei famigliari che hanno fatto domanda non vedono esaudita la richiesta perché non abbiamo disponibilità di alloggi”.
Mediamente ogni anno vengono rilasciati dai 100 ai 120 appartamenti. Negli ultimi anni, sempre grazie a fondi regionali, è stato possibile ripristinarne circa 80 all’anno. La vera svolta però potrebbe arrivare con i 300 milioni di euro del Piano Casa.
“I Comuni entro la fine di novembre dovranno candidare gli alloggi che intendono ristrutturare con questa misura”.
Secondo le stime di Acer, nella nostra provincia sarà possibile recuperare e riassegnare tra 200 e 250 appartamenti. Diventeranno alloggi di edilizia residenziale sociale, con affitti mensili da 300-400 euro, più alti di quelli Erp, in modo da rispondere a una domanda di case sempre più forte da parte di lavoratori a reddito medio-basso e da consentire alla Regione di recuperare nel tempo un investimento fatto a debito.
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