REGGIO EMILIA – Vinicio Capossela si prepara per il ritorno al teatro Valli. Nelle giornate di lunedì 6 e martedì 7 maggio, il cantautore sarà protagonista di un doppio evento nella nostra città.
Il primo si svolgerà nella sala degli specchi del Municipale che ospiterà la chiacchierata “Se il senno è sulla luna” in compagnia dello scrittore Ermanno Cavazzoni. Il giorno dopo, alle 21, il concerto: una nuova tappa del tour “con i tasti che ci abbiamo” che ha toccato ben 29 città. Un luogo, il Valli, che suscita sempre un’emozione particolare per il cantante. “Per me il Valli è l’edificio del sogno, è un luogo molto speciale in cui suonare”, ha ammesso.
Per Capossela, 58 anni, cresciuto a Scandiano, è forte il legame con la resistenza e la terra reggiana, come testimoniato dalla canzone “Staffette in bicicletta”. Il brano, inserito nell’ultimo album “tredici canzoni urgenti”, ha preso ispirazione dal monumento di Fellegara dedicato alle staffette partigiane. “Gina, Alma, Corinna, Desdemona e Lina sono nomi usciti dall’anagrafe ma che di per sé ci ricordano la forza a queste persone – prosegue – il termine staffetta ha il gesto di passare il testimone e quindi, soprattutto di questi tempi di rinnovate guerre, revisionismi grossolani e dove perfino il 25 aprile viene vissuto come data divisiva, mi sembra importante raccogliere questo testimone”.
Al centro dell’incontro del 6 maggio, previsto alle 18.30 con ingresso gratuito, ci sarà un reggiano illustre, Ludovico Ariosto. Capossela parlerà fra l’altro delle lettere scritte dal poeta durante il periodo in cui era governatore della Garfagnana. “Mi è sembrato bello, per introdurre il mio primo concerto con Ariosto, fare un incontro pubblico dove parliamo a ruota libera di cose ariostesche. Si scoprirà che sono innanzitutto molto spassose (il riferimento è alle lettere, nda) e anche molto attuali”.
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